Non decolla la vaccinazione dei bambini anti Covid19 dal pediatra in Sicilia nonostante ci sia l’accordo fra i medici e la Regione.

Tutto pronto ma l’accordo non va in Gazzetta ufficiale

E’ tutto pronto per far partire la vaccinazione anti Covid19 per i più piccoli ed in Sicilia anche i pediatri di libera scelta sono pronti a vaccinare i loro piccoli pazienti. L’accordo, a livello nazionale, è stato raggiunto a marzo dell’anno scorso,m mentre a livello regionale è stato siglato un preliminare a settembre e un accordo formale il 16 novembre scorso.

I pediatri pronti

I pediatri sono pronti e lo hanno messo nero su bianco proprio nell’accordo firmato con la Regione siciliana il 16 novembre dell’anno scorso. Vi sono stabiliti compiti, tempi, compensi e tutto quello che c’è da sapere per organizzare un servizio vaccinale.

Dieci euro di compenso per ogni vaccino

Il medico riceve un compenso di dieci euro per ogni vaccino somministrato. Il siero viene fornito dall’asp e il medico ha il compito, oltre alla somministrazione, anche di caricare i dati sulla piattaforma e rilasciare le relative ricevute di somministrazione. L’accordo nasce per gli over 12 ma si estende automaticamente anche ai più piccoli

Passaggio importante per

Un passaggio importante visto che vaccinare i bambini è qualcosa che incute preoccupazione anche fra genitori vaccinati e che credono nei vaccini. La somministrazione del siero vaccinale da parte del pediatra con il quale la famiglia instaura un rapporto di fiducia è certamente un incentivo e una semplificazione anche per il sistema sanitario

La campagna vaccinale non parte

Ma nonostante sia tutto pronto e non ci siano inconvenienti all’orizzonte la vaccinazione dal pediatra non parte. Questo è perché l’accordo fra regione e pediatri non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della regione per diventare operativo ai sensi di legge.

Risolvere il problema burocratrico

Un vulnus che i pediatri sottolineano anche se solo ufficiosamente. da una parte si chiede la collaborazione dei medici di famiglia e dei pediatri accusati di non essere stati disponibili nella fase più difficile della pandemia, dall’altra non si pubblica un accordo già raggiunto e firmato di fatto mettendo la categoria in condizione di non poter agire.

Pediatri sentinella

Un disguido che va chiarito al più presto visto che, fra l’altro, i pediatri sono anche un presidio territoriale e nell’accordo, alcuni di loro, sono incaricati anche della sorveglianza epidemiologica sui più piccoli da un punto di vista influenzale proprio in questa fase in cui il virus viaggia fra i minori