“Ho appena concluso un lungo confronto con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute. Mi è stato assicurato che nei prossimi giorni la cabina di regia nazionale valuterà i dati siciliani“.

Lo scrive su facebook l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza dopo un lungo confronto in video conferenza durante il quale ha contestato i numeri sulla base dei quali è stata assunta la  decisione di mettere la Sicilia in zona di criticità arancione

“Ho letto molte cose non vere sulla rete, altre persino violente – continua Razza – . Creare tensione sociale è un grande errore. Chi ha ruoli istituzionali lo dovrebbe sapere meglio di altri”

Già questa mattina l’assessore Ruggero Razza, sempre sui social aveva postato i numeri siciliani che contestano le ricostruzioni delle  motivazioni alla base della decisione “Mi confronterò con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – aveva annunciato- in ordine alle ragioni che hanno determinato la “zona arancione” in Sicilia”.

Ma Razza aveva pubblicato i report siciliani già elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità che smentiscono, a suo dire, tutti i parametri presi in esame a giustificazione della zona arancione. “Leggo sulla stampa farneticazioni (qualche volta strumentali, qualche altra dettate dalla voglia di fare polemica a tutti i costi) in ordine all’occupazione dei posti letto in Sicilia e mi pare, quindi, indispensabile pubblicare il report settimanale utilizzato da Roma. Come vedete i nostri indici di occupazione erano ben al di sotto della soglia di allerta”.

Poi il riferimento mi nuovi posti letto “E, riferendosi i dati alla scorsa settimana, essi non tengono neppure in considerazione il piano approvato dal Comitato tecnico scientifico che li aumenta ancora di più. Sono fatti, non analisi”.

In una lunga conferenza stampa tenuta nel pomeriggio, poi, Razza ha contestato uno per uno i dati associati agli indicatori utilizzati per assumere la scelta che ha relegato la Sicilia in zona arancione entrando nel dettaglio di ogni parametro “Chi dice che non abbiamo posti letto eviti di farlo perché afferma un falso, commette un reato. L’epidemia è in fase di crescita e va tenuta sotto controllo, ma da siciliani siamo feriti da un’attribuzione di un’area di rischio non legata a dati oggettivi. E’ stata data l’immagine che il sistema sanitario siciliano fosse meno preparato o che non si fosse lavorato, e non è vero. Mi è stato confermato che non c’è correlazione diretta tra Report e colore arancione, ma ci sono altre valutazioni. Abbiamo il diritto di sapere”.

“Si dice che il governo regionale ha ricevuto 128 milioni di euro da Roma per la sanità – ha aggiunto e non li ha spesi. Ma noi non abbiamo ricevuto un centesimo e abbiamo realizzato l’ampliamento della rete intensiva e sub intensiva. Oggi tutte le procedure sono state attuate e si partirà senza avere ricevuto un euro. La responsabilità è del commissario nazionale che ha chiesto i soldi a banche europee e attivato il cronoprogramma. Adesso sono state individuate le ditte per realizzare le opere. Non siamo rimasti indietro neppure di un’ora”.

E sui tamponi ha precisato che non è stato tenuto nel debito conto lo sforzo fatto per prevenire coem quanto si sta facendo alla Fiera del Mediterraneo “Dobbiamo capirci – ha detto Razza – dobbiamo prevenirlo il virus o aspettarlo. Perchè c’è il rischio che identificarlo prima diventi punitivo in base al modo in cui i dati vengono poi calcolati”

E sui social da questa mattina impazza il sarcasmo complottista nei gruppi di supporto al Presidente della Regione ed al governo. Sarcasmo che da per scontata la scelta di natura politica, il complotto della coalizione di opposizione in Sicilia e di governo a Roma contro la Sicilia. Una idea riassunta in una vignetta satirica molto dura

Articoli correlati