“Da lunedì la Sicilia sarà zona gialla, ora Orlando eviti di reiterare le sue ordinanze e si alzi le maniche come faranno tutti i palermitani per ripartire, aiutare, tornare a crescere e lavorare”.

A parlare sono Loredana Novelli Presidente dell’Associazione Siciliae Mundi e Guglielmo Russo rappresentate di Ristotech Applicativo che raccoglie numerosi esercenti. Lo fanno poco dopo che il Presidente della Regione Nello Musumeci ha dato conferma ufficiale dell’uscita dell’isola dalla zona arancione di protezione anti covid19. Un provvedimento che sarà in vigore che lunedì e che permetterà, fra l’altro, la riapertura delle attività di ristorazione

“I siciliani si contraddistinguono per la caparbietà e la buona volontà di ricominciare. Tutti si rimboccheranno le maniche per far fronte a tutte le difficoltà nate tra ristori ad oggi ancora in ritardo, affitti da pagare, tasse e tributi mai congelati e ugualmente da pagare. Ad oggi realmente vediamo che fra maggioranza ed opposizione, almeno il 70% dei nostri amministratori sono in campagna elettorale, ma questo non deve distrarli”.

“Le ordinanze comunali scadranno il 16 maggio, ad eccezione dello stop alla Ztl imposto fino al 24 maggio, ed allora chiediamo al Sindaco se ha veramente intenzione di venire incontro alle esigenze della città o se ancora assisteremo a nuovi beceri ostruzionismi per un gioco politico”.

“Il Sindaco ha chiesto a gran voce alla politica di trovare unità per il bene della città, di essere uniti per affrontare i problemi di Palermo che langue e di farlo in questo suo ultimo anno di mandato.  Noi, invece, chiediamo al Sindaco di permettere alla gente di poter ricominciare a vivere, di permettere ai ristoratori e a tutti gli esercenti di tornare a lavorare, rispettando le norme di sicurezza, ma senza il timore di essere messi alla gogna. Chiediamo che il comune possa concedere, in un momento di emergenza come è quello che stiamo vivendo tutti, nel rispetto della città e della vivibilità, lo spazio esterno per aprire i locali all’aperto, con celerità e soprattutto regole chiare, certe e trasparenti per tutti” concludono Novelli e Russo.

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