“Tuttora arrivano al pronto soccorso del Cervello tantissime persone di 80 anni e di 90 anni non vaccinate. Sarebbe importante capire se sia stata una scelta dei pazienti, e mi sembra difficile, o delle famiglie o se si tratti di una mancata sorveglianza da parte del territorio. Bisognerebbe rivedere questa situazione e cercare di capire cosa fare per fare vaccinare i deboli. Troppi gli anziani che arrivano da noi non vaccinati e questi purtroppo non hanno spesso una prognosi favorevole”. Lo dice Tiziana Maniscalchi direttore del pronto soccorso dell’ospedale Cervello. Al momento i 260 posti in terapia intensiva del Cervello sono pieni e due terzi sono non vaccinati.
Continua: “Per quanto riguarda gli accessi notiamo un leggero calo e questo ci fa ben sperare. Però aumentano i pazienti che sono affetti da altra patologia soprattutto i fragili e gli anziani. Non riusciamo a dimettere con facilità questi pazienti perché ci dicono che vivono a casa da soli e non riescono a badare a sé stessi. Ci troviamo davanti a problemi sociali che dobbiamo fronteggiare. Servirebbero più posti nelle Rsa, posti a bassa intensità di cura. Un tema che verrà affrontato nei prossimi giorni”.
La settimana scorsa gli insulti dei No Vax
“Alla luce dei continui attacchi e insulti che hanno come destinataria la dottoressa Tiziana Maniscalchi – direttrice del pronto Soccorso del P.O. Cervello – per l’attività svolta nell’ambito del reparto COVID, da parte di soggetti cosiddetti “NO VAX”, ho dato incarico al Servizio Legale dell’Azienda di valutare ogni iniziativa volta a tutelare l’immagine e la professionalità della dirigente e dell’Azienda stessa in cui essa opera con altissimo senso del dovere e dedizione assoluta. Lo dichiara il direttore generale dell’A.O.O.R. “Villa Sofia- Cervello”, Walter Messina.
“Alla dottoressa Maniscalchi la solidarietà e la vicinanza dell’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello e mia personale”, conclude il direttore Messina.
Il primario Tiziana Maniscalchi aveva reso alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione di LA7 “L’aria che tira”. Rivolgendosi al medico odontoiatra Andrea Stramezzi ha detto: “Se vede tanti pazienti con la terza dose che stanno bene gli altri senza il booster vengono in ospedale”. Anche in seguito a queste dichiarazioni, il medico è stato attaccato dal popolo no-vax sui social network.
Una serie di post che ha portato il medico a scrivere sulla propria bacheca Facebook le parole di risposta contro chi le ha manifestato odio. “Una risposta per tutti – ha scritto il primario -, esiste un reato che si chiama calunnia e che potrà fruttare più delle TV…siete rintracciabilissimi ed è probabile che a fine pandemia mi possa pagare una lunghissima vacanza con i proventi. Gli avvocati sono già al lavoro”.
Al medico sono arrivati decine e decine di attestati di solidarietà dopo aver pubblicato i vari messaggi giunti nella sua posta social. “Devo veramente ringraziare tutti. Sappiate che la mia è una lotta per tutta la categoria dei sanitari e di coloro che lavorano per la sanità in questo momento”.
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