La situazione nel palermitano resta molto critica. I dati parlano chiaro. C’è un aumento di casi ormai costante anche i ricoveri in ospedale tornano a salire. Nei piccoli comuni in tanti sanno che ci sono diversi uomini e donne che sono ricoverati in terapia intensiva in gravissime condizioni.
Per la verità è l’intera area metropolitana a rischiare. L’incidenza settimanale dei positivi su centomila abitanti è progressivamente cresciuta nell’ultimo mese raggiungendo quota 230, ormai vicina alla soglia dei 250 che fa scattare automaticamente la zona rossa.
E tornano nuovamente le code delle ambulanze negli ospedali e la situazione dei pronto soccorso sono di nuovo critiche.
Oggi c’erano 20 ambulanze in attesa all’ospedale Covid di Partinico. Una situazione critica non più compresa dai cittadini stanchi dopo un lungo anno di pandemia. Anche i pronto soccorso degli ospedali cittadini sono stati presi d’assalto.
“Il nostro ospedale. Questo pomeriggio. Partinico è zona rossa. E continuano ad arrivare persone con insufficienze respiratorie – dice il medico Giovanni Luca D’Agostino –
Magari pensateci mentre domani state facendo la grigliatina di nascosto con gli amici, sentendovi “paladini contro le libertà soppresse”.
La situazione torna ad essere difficile come lo scorso novembre. Lo ha detto chiaramente anche il direttore del 118 Fabio Genco. Il pronto soccorso dell’ospedale Policlinico nei giorni scorsi è stato bloccato da tanti accessi. Anche quello di Villa Sofia riesce a mala pena a dare le risposte pressanti del territorio. Così come l’ospedale Civico. I medici non nascondono che la situazione sta diventando critica.
La seconda Pasqua in lockdown sta creando qualche problema in più. A Palermo la zona rossa in ampie zone dei quartieri popolari è stata disattesa.
Tanti cittadini in strada che non hanno accolto l’invito degli amministratori, in prima linea il sindaco Leoluca Orlando, consapevole che in questo periodo i casi positivi sono in aumento. Il rischio che in queste settimane i numeri dei positivi possano ancora aumentare così come i ricoveri negli ospedali.
Tanti i comportamenti irresponsabili. Feste sospese dai carabinieri. In tanti ancora ieri sera hanno affollato le piazze le zone di ritrovo. Oggi bastava fare un giro per il mercato storico di Ballarò per comprendere che quello di oggi sembrava un normale giorno feriale con le bancarelle prese d’assalto.
Domani e dopodomani in tanti cercheranno di raggiungere le case in campagna per le tradizioni scampagnate.
Le forze dell’ordine da sole difficilmente riusciranno a contenere le fughe verso le zone di provincia. Servirebbe una maggiore consapevolezza dei cittadini e una informazione ben più chiara sui dati e sui pericoli a cui si va incontro.
Ma appare chiaro che manca sia la prima che la seconda. E tutto questo non farà che rendere più difficile l’uscita da questo tunnel che ormai dura da un anno e che forze purtroppo durerà qualche mese ancora.
Commenta con Facebook