Dall’inizio della campagna vaccinale anticovid, sono oltre 11mila in Sicilia le persone che hanno già ricevuto il vaccino. In particolare, nella sola giornata di ieri, domenica 3 gennaio, nell’Isola sono state complessivamente somministrate 4691 dosi di farmaco su altrettanti cittadini rientranti nel target previsto dal piano nazionale.

Ieri si era appreso che nella giornata di sabato 2 gennaio, in Sicilia erano stati complessivamente somministrati 4438 vaccini anticovid. Quindi si registra un lieve incremento in 24 ore e un incrementi consistente rispetto all’avvio quando in tre giorni i vaccini erano stati meno di duemila ma tenendo presente che la fase di fine 2020 era più simbolica che pratica.

Adesso si procede ad un ritmo inferiore ai 5.000 vaccini al giorno e al momento la campagna riguarda solo il personale sanitario o parasanitario impegnato nei contatti di prima linea. personale per lo più facilmente reperibile e che aderisce in massa alla campagna vaccinale.

A questo ritmo, considerando la popolazione siciliana sopra i sedici anni, l’esigenza di somministrare due dosi per ogni personale e la copertura vaccinale necessaria per l’immunità che deve raggiungere almeno l’80% saranno necessari due anni per completare le vaccinazioni e garantire una protezione adeguata che possa permettere il ritorno alla normalità.

Il conto non prende in considerazioni opposizioni al vaccino, possibili ritardi nelle forniture o difficoltà organizzative che nel percorso si presenteranno certamente. Considerato che il piano vaccinale prevede la copertura per tre milioni di siciliani (due milioni e mezzo considerate le opposizioni e valutando quell’80% fra la popolazione over 16) entro settembre è necessario imprimere una forte accelerazione. Serve raddoppiare il ritmo e procedere con almeno novemila vaccini al giorno per coprire entro settembre almeno una sola dose e triplicarlo se non quadruplicarlo (18.500 vaccini al giorno all’incirca) per coprire tutti entro settembre come auspicato.

E intanto la polemica impazza sulla scelta delle priorità e sul rispetto dei parametri nazionali

 

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