“Quanto sta accadendo non è accettabile. Occorre muoversi ed agire in ossequio a quelle che sono le rigide indicazioni ministeriali”. Fp Cgil Sicilia prende posizione attraverso una nota indirizzata all’Assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. “Lo abbiamo fatto spinti dal dovere morale e sindacale rispetto ad un tema di eccezionale rilevanza socio-sanitaria – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Responsabile regionale dei Medici, Mimmo Mirabile – siamo tempestati da segnalazioni, connotate da disagio e malumore, di numerosi operatori della sanità siciliana in merito alle dinamiche che stanno caratterizzando la conduzione della campagna vaccinazione. Già alcune perplessità, a parte qualche gesto simbolico, erano sorte in occasione del V- day – sottolineano Agliozzo e Mirabile – ma via via il quadro complessivo ha subito un’evoluzione che non può trovarci assolutamente concordi. Nei giorni a seguire, infatti, anzichè concentrare, esclusivamente, le risorse sulla protezione del personale dedicato a fronteggiare l’emergenza pandemica e sui soggetti più fragili (operatori sanitari e sociosanitari del personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani) in diverse Aziende, – evidenziano ancora Gaetano Agliozzo e Mimmo Mirabile – ci viene segnalata l’effettuazione di numerose vaccinazioni a personale che non sta in prima linea e che sicuramente non è il più esposto al contagio. Quello che sta avvenendo non è tollerabile. Riteniamo debbano essere applicate le indicazioni ministeriali secondo rigidi protocolli di priorità e trasparenza che assicurino, lo ribadiamo, la vaccinazione prioritariamente ai soggetti e agli operatori maggiormente a rischio e secondo corretta programmazione (inclusi i MMG e i PLS ). E evidente che non basta l’azione, generosa e meritoria, del personale attualmente impegnato nelle attività vaccinali, ma necessita di una governance. Serve istituire una cabina di regia che coordini le operazioni nel territorio siciliano e determini – concludono Agliozzo e Mirabile – una puntuale applicazione di indicazioni e protocolli con una implementazione nella somministrazione dei vaccini che in atto procede a rilento in ambito regionale”.

Ma mentre la Cgil attacca la Cisl invece plaude alla scelta di vaccinare anche il personale addetto alle pulizie che poi è lo stesso personale che si occupa delle sanificazioni e arriva anche la smetita categoruiasu più accuse riguardanti leventualepriorità data almpersonale amministrativodelle asp. E’ il Commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa a parlare “smentisce categoricamente che sia stata data una tale disposizione”.

“Le vaccinazioni in città e provincia si stanno svolgendo nel pieno rispetto delle indicazioni ministeriali e regionali – ha spiegato Costa – medici, operatori sanitari e tutto il personale dipendente dell’Asp hanno la priorità, così come tutto il personale impegnato in prima linea nella cura ed assistenza dei pazienti covid-positivi. Facendo seguito a quanto, già, fatto nei giorni scorsi in provincia, da oggi abbiamo iniziato a vaccinare anche a Villa delle Ginestre a Palermo Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta. Contiamo in pochissimi giorni di dare pieno riscontro a tutte le richieste. In questo momento d’emergenza – ha concluso Costa – le polemiche servono a poco, soprattutto quando sono fondate sul nulla”.

Polemica sterile secondo l’ordine dei medici “Bene calendarizzare la vaccinazione anti-Covid. Bene accelerare la profilassi, ma serve una migliore pianificazione dei criteri di somministrazione. C’è la necessità e l’urgenza di vaccinare tutti i medici e chi lavora nella sanità a strettissimo contatto con i cittadini e i pazienti, ma in questo momento ogni polemica su possibili ‘scavalchi’ per ricevere il vaccino senza averne la priorità è davvero sterile, come fuori luogo è la caccia al ‘furbetto’ di turno”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, componente del direttivo Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini).

“Certo è – ha aggiunto Amato – che non si può procedere in ordine sparso, con il passa parola o utilizzando liste appese alle porte che creano inevitabilmente assembramenti e attese snervanti. Questo vale a livello provinciale e distrettuale. Serve una programmazione strategica regionale che stabilisca le stesse modalità e criteri di somministrazione in tutte le province siciliane, così come bisogna intervenire all’interno dei comuni, ragionando sulla possibilità di vaccinare i medici e gli altri professionisti nel distretto sanitario di appartenenza”.

Per una pianificazione più dettagliata, il presidente dei medici incontrerà domani la dirigente generale Letizia Di Liberto, a capo del Dipartimento regionale delle attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico (Dasoe).

E intanto entro domani sarà vaccinato anche metà del personale dell’azienda Villa Sofia Cervello. Grazie al no stop vaccinazioni avviato dall’azienda “Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello” di Palermo, dallo scorso 31 dicembre ad oggi, sono già, complessivamente, 810 gli operatori sanitari vaccinati, di cui 534 ieri, 252 oggi e 24 il 31 dicembre scorso.

“Un segnale che emoziona – commenta Ilaria Dilena referente delle vaccinazioni dell’AOOR Villa Sofia – Cervello e direttore medico dei presidi – che lascia intravedere speranze di vittoria contro un virus letale, che ha stravolto le nostre vite e che ha messo a dura prova la sanità, ma che oggi possiamo vincere. Unitamente alla direzione generale e strategica ringrazio il nostro personale che, nonostante i due giorni di festività, ha dedicato massiva partecipazione all’organizzazione delle sedute vaccinali, tanto da rendere possibile l’ulteriore importante risultato che entro martedì, secondo il calendario previsto, già metà dei dipendenti della nostra azienda risulterà vaccinato, esaurendo così il primo carico di vaccini (di circa 1170 dosi) come da indicazioni dall’assessore alla Salute.

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