Piano vaccinale a rilento e fra le polemiche in Sicilia Delle 46.510 dosi di vaccino anti-Covid consegnate finora nell’isola, ne erano state somministrate 2.471, il 5,3%. Il dato è contenuto nel report del governo e della struttura commissariale nazionale di ieri. Dopo le prime dosi, poco meno di 700, per il Vax Day del 27 dicembre, il 31 è arrivato nell’Isola lo stock più consistente che doveva essere di 55 mila dosi e invece si è fermato intorno a 46mila. Ma Comunque più che sufficiente per la media di somministrazioni giornaliere che è di un migliaio.

Per questo ieri si è dovuta imprimere una accelerazioni. I centri vaccinali hanno somministrato circa il 140% delle dosi dei giorni precedenti . Palermo è passata da 1.158 fino a capodanno a 1622 somministrazioni in un solo giorno ma ancora non basta. Unico centro che procede spedito e dovrebbe vaccaretti entro domani l’Ismett. A ieri erano stati vaccinati il 50% degli operatori del centro trapianti e fra oggi e domani si dovrebbe raggiungere il 100%.

Dalla Regione fanno, però, sapere che l’accelerazione è stata ovunque. Nella sola giornata di ieri, in Sicilia sono stati complessivamente somministrati 4438 vaccini anticovid su altrettanti cittadini rientranti nel target previsto dal piano nazionale. Dall’avvio della campagna, nell’Isola sono stati effettuati circa 7mila vaccini.

Cisono ospedalidove solo ieriè stata completarta la distribuzione. Dopo l’Umberto I di Siracusa, i vaccini sono arrivati anche negli altri ospedali della provincia: al Muscatello di Augusta, al Trigona di Noto, al Di Maria di Avola ed a Lentini. Al via le operazioni di somministrazione delle dosi che riguarderanno il personale sanitario, allo scopo di erigere una barriera immunitaria contro il Covid19.

Ma sul piano vaccinale siciliano è polemica su molti fronti. “La Regione fornisca ai siciliani tutte le informazioni utili sul piano di vaccinazione” chiede il segretario regionale della Lega Nino Minardo. Servono risposte chiare a conferma dell’efficace azione di governo”.

E la polemica riguarda anche la scelta delle priorità. Fra i primi vaccinati ci sarebbero persone non in prima linea nella lotta la covid 19 ma il sindacato plaude alla scelta di vaccinare anche gli addetti a sanificazioni e pulizie negli ospedali insieme al personale sanitario

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