Lo ha deciso il sil sindaco Gaetano Di Chiara

Covid19 Sicilia, a Villabate sospetti casi di variante inglese e il sindaco chiude le scuole

In aumento i casi tra gli studenti e gli insegnanti nelle scuole, con possibili quattro positivi Covid19 con variante inglese, e il sindaco di Villabate Gaetano di Chiara chiude gli istituti scolastici per una settimana.

Il sindaco spiega la scelta

“Una scelta dovuta agli ultimi tamponi eseguiti in questi giorni agli studenti e agli insegnanti – dice il sindaco – Nel corso degli ultimi screening trovavamo un o due positivi, questa volta i casi sono stati di più.

Decisione assunta insieme all’Asp

Per questo di concerto con l’Asp abbiamo deciso eseguire una profonda disinfestazione dei plessi e i tamponi a tutta la popolazione scolastica. In questo modo potremmo aprire le scuole tra una settimana. I positivi in paese erano 200 adesso sono calati a 117”.

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Intanto screenng nella zona rossa dello Jato

Nel fine settimana, intanto, uno screening è stato portato  termie fra la popolazine dei due comuni della ValkledelloJato attualmete inzona rossa. Si tratta di San Giuseppe Jato e San Cipirello.

Il risultato dei tamponi eseguiti a campione

Sono 556 i tamponi seguiti dall’Usca incaricata delle verifiche e fra questi sono 8 i nuovi positivi scoperti a dimostrazione del fatto che il virus continua a circolare nell’area interdetta anche se non in maniera estremamente consistente

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Il provvedimento in vigore fino all’11 marzo

Le misure restrittive resteranno in vigore fino a giovedì 11 marzo. Previsto il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

I divieti e quel che è consentito

Sempre consentito il transito, in ingresso e in uscita, per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e socio-sanitari e per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza. Ammessi anche l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, rimane consentito il transito esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
Disposto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.

Sospese tutte le attività: didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado; degli uffici pubblici (fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità); commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali). Chiusi i centri commerciali e gli outlet a eccezione delle attività commerciali al dettaglio (generi alimentari e di prima necessità).
Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Nei giorni festivi è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, a eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Consentita sempre la vendita, con consegna a domicilio, dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

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