In Sicilia oltre il 40% delle persone è a rischio povertà e fra queste il 26% si trova già in gravi condizioni sociali.

Sono i dati di uno studio commissionato dalla Cisl Palermo-Trapani e presentato stamani durante un incontro all’ex Noviziato dei Crociferi su “Vecchie e nuove povertà’, superare l’assistenzialismo, promuovere l’autonomia”.

Oltre al terribile dato sulla povertà esistente e su quella in prospettiva, colpisce quello sui senza dimora. Palermo è la terza città italiana per ‘senza tetto’ dopo Milano e Roma con una percentuale del 5,/% della popolazione censita.

Secondo le  stime del sindacato, nel 2015 a Palermo oltre tremila persone hanno chiesto l’intervento dei centri d’ascolto e servizi-segno per le diverse situazioni di povertà, esclusione sociale e disagio della Caritas, ma è ben più alto il numero delle persone, quasi 30 mila, che hanno ricevuto l’assistenza alimentare tra Palermo e provincia (18.500 in citta’, dei quali oltre 16mila gestiti direttamente dalla Caritas, e 10.500 in provincia), mentre a Trapani sono stati 10mila. Ad incidere fortemente nell’aumento del disagio sociale e’ il dato della disoccupazione: se la media
nel capoluogo siciliano e’ del 23,16% – aumentata nell’ultimo anno di tre punti percentuali – quella dei giovani e’ salita a quasi il 60%. A Trapani i giovani senza lavoro sono oltre il 50% e la media e’ del 20,6%. Di contro, sostiene la Cisl, “il livello dei servizi sociali non e’ adeguato. Mense e accoglienze notturne rappresentano appena l’1,3% a Palermo e il 4,6% in tutta la Sicilia.

La perdita di un lavoro stabile, insieme alla separazione dal coniuge, si confermano come gli eventi più rilevanti nel percorso di progressiva emarginazione che conduce alla condizione di senza dimora e di nuovo povero. A fornire assistenza sono soprattutto le associazioni di volontariato”.

La Caritas, ad esempio, dove le persone registrate a Palermo nel 2015 sono state 3.038, alle quali è necessario aggiungere gli immigrati accolti durante i 19 sbarchi avvenuti nello stesso anno, ossia circa 1.700. Nel 2015, ancora, a Palermo sono aumentate le problematiche abitative causate da sfratti per morosità incolpevole. Si tratta di famiglie che a causa della perdita di lavoro, di un lutto o di una situazione di grave malattia non riescono più a pagare un
affitto. Ad aver chiesto un alloggio sono state 495 persone, il servizio mensa oltre 500. Ad aggravarsi, dunque e’ la situazione debitoria. Stesso quadro a Trapani dove, solo lo scorso anno, hanno ricevuto assistenza presso gli sportelli Caritas 1.873 persone e hanno ricevuto la distribuzione di alimenti 9.501 persone.

Secondi i dati del Comune di Palermo, i nuclei familiari in graduatoria per l’emergenza abitativa al febbraio 2016 sono 1.602. L’assistenza economica straordinaria per il 2014/15 ha visto il pagamento di 500 contributi, mentre per il 2015/16 sono state circa 2.000 le richieste. Il bonus sociosanitario nel 2016 è giunto a 3.448, di cui 2.892 a Palermo e 466 nei comuni del distretto sociosanitario.

La social card nel 2014/15 ha riguardato 1.511 persone. Secondo un’analisi della Cisl, nel 2014 il Comune di Palermo ha speso per le politiche sociali quasi 45 milioni di euro, con una riduzione rispetto agli anni precedenti del 24%.

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