All’interno dell’ex orfanotrofio, oggi denominato “Boccone del Povero” di via Pindemonte, a Palermo, il Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) ha iniziato una nuova attività, coadiuvato dall’Azione Cattolica e dall’associazione “Giacomo Cusmano” che qui si occupano della mensa per i poveri, parliamo di circa 80 persone.
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è il commissario per l'emergenza covid19 di messina
Durante la serata, il prof. Firenze, visibilmente commosso, ha commentato: “Questa pandemia in tutto il mondo ha visto il sacrificio di tanti colleghi e personale sanitario, a loro voglio dedicare questo premio”.
L'associazione dei cuochi Ristoworld Italy da ieri prepara i pasti per i senza tetto e senza fissa dimora, grazie alla disponibilità del presidente Marcello Proietto di Silvestro e del responsabile nucleo Emergency chef Andrea Finocchiaro.
L'iniziativa, che parte da Fondazione Sicilia con il contributo della Caritas diocesana e la cucina del Bar di Villa Zito, mira ad aiutare i senza dimora e chi soffre di un disagio abitativo con la distribuzione di 5000 pasti caldi (80 al giorno) nei mesi a venire.
Sono in due senza tetto con al seguito alcuni cani randagi che vivono sotto i portici di piazzale Ungheria che usano la fontana in via Magliocco in pieno centro a Palermo come bagno.
Avere una casa, poterla pagare tutti i mesi, resta in molti casi, una vera e propria chimera soprattutto dopo che la crisi economica è stata aggravata dal periodo del lockdown facendo accrescere il numero di poveri.
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Antonio Mumolo: “Un’assurdità logica, prima ancora che giuridica"
Tra le 20 mila persone sanzionate in Italia nel fine settimana per essere state trovate fuori casa senza giustificato motivo, c’è anche il caso di un uomo senza fissa dimora, […]
Dalle 19,30 di ogniuna di queste serate di freddo è attivo un numero telefonico dedicato alle segnalazioni daparte dei cittadini per indicare senza tetto in difficoltà e che necessitano di assistenza
In città 1.300 sono gli sfratti eseguiti ogni anno, quasi sempre per morosità incolpevole e sono 2 mila nuclei familiari inseriti nelle liste per l'emergenza abitativa ma la graduatoria è ferma dal 2006.