Un ambulatorio per i senza tetto a Palermo. L’iniziativa porta la firma dell’ordine dei medici di Palermo e del Rotary International Francesca Morvillo onlus. Si parte da giovedì 19 ottobre quando verrà attivato il progetto di un ambulatorio medico mobile al servizio dei senza tetto. Fermo restando la disponibilità dei senza fissa dimora, l’iniziativa prevede, oltre la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcico, il monitoraggio di potenziali acuzie che hanno bisogno di essere curate.

L’accordo

L’accordo è stato siglato dal presidente dell’Omceo Toti Amato, consigliere del direttivo Fnomceo, e dal presidente dell’associazione onlus Giancarlo Grassi. “La salute – afferma il presidente dei medici Amato – è un diritto universale e deve essere esteso a tutti. Ed è nel rispetto di questo diritto che anche i senza tetto devono usufruire di un servizio sanitario di prossimità così fondamentale, come quello della vaccinazione. Senza contare che l’iniziativa ci consente anche di tracciare una mappa reale di un potenziale contagio di malattia infettiva e poterla controllare nell’interesse di tutti”. “Il servizio sarà attivo per circa un anno – ha spiegato il consigliere medico dell’Omceo Enrico Alagna, ispiratore e coordinatore dell’iniziativa -. Insieme al dottor Grassi cercheremo di raggiungere il 100 per cento degli indigenti che dormono per strada o nei dormitori”.

Il censimento nel primo giorno

La prima giornata, per l’appunto il 19 ottobre, sarà dedicata solo ad un censimento. Sarà perlustrata la città con il camper per raccogliere le disponibilità a vaccinarsi in modo da richiedere all’Asp le dosi necessarie. “Visite e somministrazione – aggiunge Alagna – partiranno a fine mese, quando si aprirà la campagna vaccinale antinfluenzale. A seconda del numero di persone censite, da curare o da vaccinare, cadenzeremo le uscite con il camper, che avrà due medici e due operatori sanitari a bordo. Attraverso le visite sarà possibile individuare eventuali altre patologie croniche da trattare e le figure mediche necessarie da coinvolgere. Lo scopo è prevenire o contenere eventuali contagi anche da infezioni più gravi, come polmonite e altre forme invasive di malattia”.

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