Uno degli obiettivi da raggiungere nel 2017 sarà quello di diminuire il tasso di opposizione che nel 2016 ha fatto registrare 66 “No” alla donazione degli organi. “A permettere di ottenere un dato positivo nel 2016 è stata la partecipazione, per la prima volta in Sicilia, del centro trapianti di rene dell’Arnas Civico – ha aggiunto Piazza – alla
realizzazione di una catena di trapianti da donatore vivente in modalità crociata, avviata da un donatore ‘Samaritano’ di Vicenza che con un atto di grande generosita’ ha voluto donare un rene in maniera incondizionata. Si e’ messo pertanto in moto un processo a catena che ha consentito a cinque coppie (donatore-ricevente), residenti in Toscana, Emilia Romagna e Sicilia, incompatibili tra di loro, di eseguire il trapianto da donatore vivente “scambiandosi” il rene del rispettivo donatore”.

Ad oggi in Italia sono stati eseguiti trapianti con questa modalità solo due volte e sempre in centri dell’Italia
settentrionale. L’equipe chirurgica del Centro trapianti di rene, diretta da Silvio Morini coadiuvato dai chirurghi Saverio Matranga, Andrea Macaluso e Giancarlo Barranco, ha eseguito prima il trapianto del rene giunto da Pisa, dove era stato prelevato alla donatrice di un’altra coppia, in un 25enne in dialisi da alcuni mesi. Successivamente la stessa equipe chirurgica ha prelevato il rene dalla madre del giovane palermitano e lo ha inviato al Centro trapianti di Pisa per la successiva coppia della catena. Entrambi gli interventi sono perfettamente riusciti.

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