“Il governo Crocetta ha scaricato i precari amministrativi socialmente utili (Asu). I lavoratori non voglio morire precari e chiedono la proroga triennale per completare il legittimo percorso di stabilizzazione entro il 2019”.

La denuncia arriva dai coordinatori regionali della federazione del sindacato CSA – ASU Sicilia, Vito Sardo e Mario Mingrino, di concerto con il presidente dell’Associazione ASU Sicilia, Francesco Mallia.

“Dopo alcuni incontri preliminari – aggiungono i sindacalisti – era stata preparato l’emendamento che non vedeva l’aumento della spesa e al contempo individuava un percorso di stabilizzazione da concludersi nel prossimo triennio, che può essere riassunta e condivisa con tutti i lavoratori. Purtroppo nel provvedimento approvato in giunta l’emendamento è saltato. Questo porterà nuove proteste e nuove manifestazioni contro il governo Crocetta che dopo anni ha disatteso le legittime istanze dei lavoratori”.

Era prevista l’Istituzione della sezione esuberi all’interno dell’elenco unico regionale. Entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge di stabilità, gli Enti utilizzatori, pubblici e privati, del personale ASU dovevano provvedere ad adottare il programma di fuoriuscita o avviare le procedure d’aggiornamento, nonché ad avviare le procedure di mobilità per gli esuberi verso enti pubblici o pubblici economici dotati di idonee capacità assunzionali.

Qualora gli Enti non avrebbero provveduto a quanto sopra, l’Assessorato si sarebbe sostituito individuando il nuovo Ente utilizzatore ed avviando le procedure consequenziali. Per le finalità dei precedenti punti, sarebbe stato istituito l’Ufficio per il Coordinamento Regionale ASU, nonché per espletare tutte quelle funzioni propedeutiche alla stabilizzazione del personale di che trattasi. In attesa della definizione delle procedure di stabilizzazione si approvava la proroga per il triennio 2017/2019.

Un primo passo che aveva portato modesta soddisfazione ai lavoratori ed ai proponenti, ma anche al gruppo politico che fa capo all’ARS all’on. Turano, che aveva sostenuto e coadiuvato l’assessorato ed i suoi tecnici e quanti altri hanno collaborato nella redazione della proposta di emendamento.

Purtroppo il Governo Crocetta, che mediaticamente ha fatto della legalità una bandiera, nei fatti propone di reiterare uno stato di utilizzo illegittimo dei lavoratori ASU! Incapacità o nefasta volontà? Non lo sappiamo!!!
Quello che sappiamo è che dal testo approvato Giunta, nel trasferimento all’ARS, manca l’emendamento per i lavoratori utilizzati in ASU. Che dire?! Vergogna!!!

I coordinatori regionali della federazione CSA-Associazione ASU Sicilia, Vito Sardo e Mario Mingrino, insieme a Francesco Mallia ed a migliaia di lavoratori del bacino degli ASU, si dichiarano indignati.

I due continuano: non riusciamo a spiegarci come sia possibile, ora che ci sono le condizioni economiche e giuridiche, ignorare ancora una volta i principi cardini con cui fu istituita la legge concernente i lavori socialmente utili, che nacquero come strumenti di politica attiva del lavoro, di qualificazione professionale e di creazione di nuovi posti di lavoro.

Non capiamo, aggiungono, come il presidente Crocetta in persona possa sostenere che per questi lavoratori basta la proroga dopo circa 20 anni di illegittimo utilizzo, quando per i colleghi contrattisti, inseriti nello stesso bacino unico, il Governo sta proponendo delle soluzioni, discutibili o meno.

Avendo sentito per le vie brevi i colleghi delle varie zone della Sicilia, concludono Sardo e Mingrino, siamo pronti ad attivare ogni forma di protesta per difendere il nostro lavoro e lo faremo se il Governo continua così sui suoi passi.