Un ascensore è crollato dall’altezza del quinto piano in un condominio di Palermo. E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi in Largo Vincenzo Balistreri, una strada parallela al principale corso dei Mille. All’interno dell’ascensore si trovavano tre persone. Tutte sono in gravi condizioni, hanno subito lesioni a causa della rovinosa caduta.

Immediati i soccorsi

Sul posto sono subito intervenute diverse ambulanze del 118. Immediato anche l’arrivo dei vigili del fuoco e di una pattuglia della polizia di Stato.

La prima ricostruzione

Stando ai primi accertamenti l’ascensore era in fase di utilizzo quando la cabina, con all’interno le tre persone, si è staccata letteralmente dall’impianto ed è crollata. Un volo di una quindicina di metri. Sembrerebbe che una delle funi in acciaio abbia ceduto di schianto, provocando quindi la caduta nel vuoto. Da verificare perché non siano entrati in funzione i sistemi di ‘ritenzione’ della cabina ed il freno d’emergenza anche se è possibile che invece la caduta sia stata rallentata proprio dai sistemi di sicurezza, anche se non evitata.

Chi sono le vittime

Nella cabina c’erano tre persone. Si tratta di due donne ed un uomo, due sorelle e il marito di una di queste. la coppia abiterebbe nello stabile, proprio al quinto piano. In attesa dei rapporti ufficiali gli inquirenti stanno cercando di capire cosa sia accaduto. I tre feriti sono stati trasportati in tre diverse ospedali palermitani e in particolare al Civico, al Buccheri La Ferla e al Policlinico: tutti hanno riportato fratture scomposte e sono stato soccorsi e trasportati in gravi condizioni giudicate da codice rosso.

Il racconto dei vicini

Il palazzo è di proprietà dello Iacp. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia. “Eravamo in casa quando abbiamo sentito un botto tremendo – racconta  Jessica di Fede, un’inquilina del palazzo -. Siamo usciti e c’erano queste persone che urlavano. Mio marito ha aperto le porte dell’ascensore ed è riuscito a tirarli fuori”.

“Si tratta di lavoratori, gente per bene – racconta Don Ugo di Marzo, parroco della chiesa Maria Letizia delle Grazie – , onesta, graziosa, che ha la sfortuna di vivere in contesti complicati. Speriamo bene per la loro salute, anche se da quello che raccontano i soccorritori le loro condizioni non sono delle migliori. Noi però siamo fiduciosi. L’esterno di questa e delle altre palazzine della zona – dice ancora Don Ugo di Marzo – saranno rifatte grazie al bonus facciate. L’interno però è quello che è e così resterà. L’istituto case popolari fa quello che può, ma la manutenzione di questi ascensori, di queste scale a chi è affidata? A chi vive qui”.

Il commissario  dello Iacp

“Stiamo facendo tutte le verifiche non solo su quest’ascensore che è caduto, ma anche su quelli dei palazzi vicini. Ascensori che sono stati installati dopo la realizzazione degli immobili”. Lo dice Fabrizio Pandolfo commissario dello Iacp. “Stiamo verificando tutta la documentazione sull’installazione degli ascensori, sulle manutenzioni e sui collaudi. Tutto sarà fatto in breve tempo per rispetto di quanti vivono nelle abitazioni – aggiunge il commissario – I nostri tecnici sono nella zona dell’incidente e a disposizione delle forze dell’ordine e di chi sta coordinando le indagini”.

L’assessore regionale alle Infrastrutture

“Siamo vicini alla famiglia rimasta coinvolta in un incidente tragico e imponderabile. L’Iacp di Palermo ha già avviato tutte le necessarie verifiche sull’ascensore che ha ceduto, collaborando con gli inquirenti impegnati nel fare luce su quanto accaduto nella palazzina. Confidiamo che le eventuali responsabilità vengano rapidamente accertate, nell’interesse di tutti. Ma prima di tutto ci stringiamo alle tre persone rimaste coinvolte in questa drammatica circostanza” dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.

Incidente di una gravità inaudita

“Quello che è avvenuto in un condominio di via Vincenzo Balistreri è un incidente di una gravità inaudita, una tragedia annunciata, soprattutto se il malfunzionamento dell’ascensore era stato segnalato dagli stessi inquilini. Un caso che impone di aprire gli occhi sui ritardi, le amnesie e anche le responsabilità che devono essere assunte da parte degli enti statali, comunali e regionali a proposito degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione degli immobili di edilizia residenziale pubblica, che non possono essere in nessun caso rinviati, per rischiare di arrivare troppo tardi” sostiene Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo.

Il Sunia sollecita tutte le istituzioni a un controllo sulle condizioni del patrimonio abitativo pubblico e predisporre tutti gli interventi necessari di ripristino. “Sono diffusi in tutta la città gli immobili popolari che esigono interventi immediati di messa in sicurezza, non più rinviabili che riguardano tetti, intonaci, ascensori. Al sindacato degli inquilini arrivano continuamente segnalazioni sullo stato di degrado dei palazzi e su richieste di intervento che gli abitanti reclamano – aggiunge Darwish – Il Sunia è impegnato a tutti i livelli in una battaglia contro l’emergenza abitativa. E per questo chiediamo l’uso corretto de fondi per il settore e l’aumento dei progetti di recupero e rigenerazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Allo Iacp, al Comune, alla Regione chiediamo di predisporre i progetti di messa in sicurezza del patrimonio pubblico a salvaguardia del diritto di tutti a una casa sicura”.

Fatto grave si faccia chiarezza

“Sul grave episodio del crollo dell’ascensore di via Vincenzo Balistreri ci auguriamo che l’inchiesta avviata possa fare chiarezza. E’ un fatto inaccettabile che un ascensore di un palazzo possa crollare cosi, siamo vicini ai tre feriti”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Fabio Salici segretario Sicet Cisl Palermo Trapani intervengono sull’episodio del crollo dell’ascensore a Brancaccio. “Sulla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi popolari a Palermo, serve un punto della situazione, perché non possono e non devono accadere questi fatti cosi assurdi. La politica abitativa, la sicurezza dei cittadini, deve essere una priorità per tutti gli enti coinvolti, comune, Iacp ed istituzioni regionali, questo chiederemo a gran voce: un censimento degli immobili popolari e del loro stato di manutenzione, e una programmazione di interventi certi e immediati. Oggi la gestione delle politiche abitative nelle grandi città dovrebbe volgere verso una edilizia mirata al rispetto dell’ecosistema urbano, e ancora nella nostra città accadono questi incidenti, come spesso crollano tetti e solai. La sicurezza sia una priorità” concludono La Piana e Salici.

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