È stata pubblicata all’Albo Pretorio del sito del Comune di Carini l’ordinanza con la quale il Sindaco, Giovi Monteleone, ha disposto lo sgombero delle case sottostanti la zona a rischio frana, dopo aver sentito gli esperti dei vigili del fuoco e il geologo del Comune, dott. Pietro Cangialosi, che ha visionato insieme ai VV.FF lo stato dei luoghi e le immagini della zona del distacco del masso riprese dal drone.

Rischio troppo alto

“È troppo alto il rischio che si verifichino ulteriori distacchi di grossi massi e frane dalla parete del Monte Colubrina che sovrasta la Via Calipso – dice il Sindaco Giovi Monteleone – e non potevamo far altro in questo momento. Siamo andati incontro alle necessità di una famiglia che non ha altre abitazioni dove trasferirsi e abbiano disposto la loro ospitalità presso una struttura alberghiera. ”

Il masso staccatosi dalla parete della montagna solo per caso non ha causato danni alle persone, ma ha compromesso la struttura delle abitazioni per le quali si è disposto lo sgombero.

I tecnici del comune, in sintonia con i vigili del fuoco, non possono escludere ulteriori distacchi di materiale franoso e grossi massi che potrebbero causare danni fisici alle persone.

Quali sono le zone interessate

Oltre allo sgombero della abitazioni, l’ordinanza ha anche disposto l’interdizione al traffico in via Calipso per la zona interessata dal cedimento franoso del costone roccioso sovrastante.

Le abitazioni sgomberate sono quelle dei numeri civici 24 – 26 – 28 – 35 della via Calipso e solo il nucleo familiare del civico 28 è stato disposto il trasferimento a carico del comune presso una struttura alberghiera.

Dopo le intense piogge di fine settimana scorsa, un grosso masso si era staccato dalla parete del Monte Colubrina che sovrasta le abitazioni del Parco degli Ulivi, in territorio di Carini. Il masso è piombato su alcune abitazioni della via Calipso senza causare danni alle persone ma danneggiando le abitazioni per le quali oggi è stato disposto lo sgombero.

Il sindaco in questo momento è riunito con i responsabili degli uffici del comune preposti, per concertare eventuali ulteriori misure da adottare a tutela e sicurezza della pubblica incolumità

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