Cinque condannati e un imputato assolto e subito scarcerato nel processo d’appello stralcio nato dal blitz “Cupola 2.0”. Si tratta del giudizio degli imputati che hanno scelto il rito ordinario. Altri imputati avevano scelto l’abbreviato.
L’esito del rito ordinario in secondo grado
Per il rito ordinario in secondo grado l’esito è arrivato. Confermati 18 anni Pietro Merendino della famiglia di Misilmeri; 17 anni sono stati comminati a Stefano Polizzi di Bolognetta, 12 anni e sei mesi a Francesco Antonino Fumuso di Villabate, per Simone La Barbera la condanna è di 3 anni e otto mesi mentre Giusto Amodeo ha visto comminare una condanna a 3 anni e 4 mesi.
L’unico assolto
L’unico assolto è il costruttore Pietro Lo Sicco, difeso dagli avvocati Enrico Tignini e Rosanna Vella. In primo grado era stato condannato a 10 anni per concorso esterno. Saranno risarcite le parti civili, tra cui dieci vittime delle estorsioni e le associazioni Addiopizzo, Sos Impresa, Solidaria, Confcommercio, Sicindustria, Centro studi Pio La Torre, Confartigianato. Risarcimenti anche per i Comuni di Misilmeri e Villabate.
L’operazione e il giudizio di primo grado
Nel corso dell’operazione dei carabinieri del 2018 erano scattati decine di fermi tra cui quello del capo dell’organizzazione Settimo Mineo. Con il giudizio ordinario, a luglio dello scorso anno, erano stati condannati Pietro Merendino a 18 anni di reclusione, Stefano Polizzi, a 17 anni, Francesco Antonino Fumoso, 12 anni e sei mesi reclusione, Pietro Lo Sicco, 10 anni, Simone La Barbera, tre anni e otto mesi, Giusto Amodeo, tre anni e quattro mesi.
Amodeo, La Barbera interdetti dai pubblici uffici per cinque anni, Fumuso, Lo Sicco, Merendino, Polizzi interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Amodeo, Fumuso, La Barbera, Lo Sicco, Merendino e Polizzi a risarcire le parti civili che erano le medesime ovvero Addiopizzo. Sos Impresa Sicilia, Solidaria Scs Onlus, Confcommercio imprese, Sicindustria, Centro Studi e iniziative culturali Pio La Torre, Confartigianato Imprese. Nel 2020 con l’abbreviato erano stati condannati in 46 e assolti in nove.
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