Prosegue l’impegno della Samot per le cure palliative pediatriche. Dopo il convegno dedicato al tema qualche mese fa coinvolgendo addetti ai lavori, istituzioni e cittadini per sensibilizzare l’opinione pubblica accendendo i riflettori sulle criticità come la mancanza di una rete di cure palliative consolidata in Sicilia e di un hospice pediatrico nella parte occidentale della Regione, l’associazione porta avanti la propria missione sanitaria, sociale e culturale, tra progetti e formazione.

A Palermo, lo scorso fine settimana si è concluso il progetto ministeriale e si è tenuto un corso di formazione con l’obiettivo di implementare la rete delle cure palliative pediatriche ma al tempo stesso di stare vicini alle famiglie dei piccoli pazienti che inevitabilmente vivono un dramma. Insomma, riaccendere i riflettori su un tema delicato.

Il progetto intitolato “Ritorniamo alla socialità” giunto alla terza edizione che ha coinvolto oltre 70 piccoli con le rispettive famiglie. L’iniziativa, ha messo in campo programmi di intervento domiciliare e di reinserimento sociale, è promossa dalla Samot (la Società per l’Assistenza al Malato Oncologico Terminale) in collaborazione con il Centro Nazionale Sportivo Libertas.

Piccione, “Nostro impegno civico affinché sistema sia garantito a tutti”

Tania Piccione, responsabile regionale Samot sottolinea: “Tutto rientra in una progettazione specifica che Samot sta portando avanti che è l’implementazione della rete delle cure palliative pediatriche e garantire una maggiore attenzione ai bisogni dei bambini con storia di malattia. Per questo è stato realizzato un progetto ministeriale giunto alla sua terza edizione che viene completato proprio in questo mese. Viene fatta una manifestazione per restituire i risultati del progetto e rendere protagonisti i bambini attraverso il percorso fotografico che hanno completato come attività di reinserimento sociale ma non dimentichiamo l’attenzione alla formazione degli operatori sanitari proprio per sviluppare la rete di cure palliative pediatriche. Per questo abbiamo deciso di incontrare pediatri di libera scelta, ben oltre 70 presenti, in un piccolo convegno in cui sono state approfondite tutte le varie dimensioni delle cure palliative pediatriche: dai problemi clinici, ai bisogni sociali psicologici fino all’organizzazione della rete”.

E prosegue: “Proprio per questo l’impegno va in questa direzione. I dati parlano di 30mila bambini l’anno ad avere bisogno di cure palliative e nello specifico 10.500 con bisogni di cure palliative pediatriche specialistiche. E solo una percentuale che va dal 15 al 18 percento riesce ad accedere a servizi specifici. Soprattutto di bambini che vivono al nord. Un problema molto sentito nella nostra regione e da qui parte l’impegno civico di Samot affinché questo sistema sia garantito a tutti”.

Cucchiara, “Importante è il supporto psicologico al bambino ed alle famiglie”

Angelo Cucchiara, direttivo Fimp Palermo parla dell’importanza del supporto psicologico sia ai piccoli che alle rispettive famiglie. “Il bambino va curato nella sua integrità psicofisica e nel contesto familiare-sociale in cui vive. Questa è un’ottima iniziativa molto partecipata. Vorrei rimarcare che la presenza dei pediatri è veramente massiccia e spero che gli incontri proseguano nel futuro per assistere sempre meglio i nostri piccoli bambini che hanno patologie anche gravi come quelle tumorali”.

Inoltre, Rosaria Rizzari, direttivo Fimp Palermo “Ringraziamo la Samot per questo incontro ed invito. Come pediatri di famiglia siamo vicinissimi alle famiglie soprattutto quando facciamo diagnosi brutte, di una patologia a volte incurabile. Ma devo anche spendere qualche bella parola per il nostro bellissimo reparto di oncoematologia diretto dal professore Paolo D’Angelo perché è sempre disponibile con noi, perché ci aiuta. Unendo queste forze fra pediatri di famiglia con questi incontri di formazione, ringraziamo la Samot per questo progetto fondamentale per seguire questi bimbi e le famiglie per queste malattie che diventano pesanti per le famiglie e per i bimbi che soffrono”.

Infine, Giovanna Mauro, presidente Inner Wheel Palermo “Da anni siamo vicini al reparto di Oncoematologia pediatrica e ogni anno partecipiamo a questa festa di carnevale. Abbiamo organizzato una merenda adatto per i bambini. Siamo un club Service a Palermo e ci occupiamo a 360 gradi di chi ha bisogno. Siamo sempre disponibili tutti quelli che hanno veramente bisogno”.

L’esposizione delle foto dei piccoli pazienti a Villa Pottino

Ieri l’appuntamento con le famiglie ed i piccoli coinvolti a Villa Pottino con l’esposizione delle fotografie realizzate dai piccoli pazienti e a seguire festeggiamenti per il Carnevale. E’ stato anche un momento aperto alla cittadinanza e alla stampa per rendere noti i risultati del progetto.