Ci sono i lavoratori di Sviluppo Italia ma anche quelli del Cerisdi, del Ciem, di Lavoro Sicilia, dello Spi e delle Terme di Sciacca. Tutti avrebbero diritto all’impiego in una controllata regionale dopo che l’azienda nella quale lavoravano è stata chiusa. Lo stabiliscono leggi e norme l’ultima dello scorso anno, ma l’applicazione sembra essere rimasta lettera morta.
Così da anni questo centinaio di lavoratori è rimasto senza impiego e lamenta di essere stato dimenticato dalla politica. Oggi hanno inscenato una protesta davanti all’assessorato regionale all’Economia.
Grazie all’intervento della Digos hanno ottenuto una proprosta di incontro con l’Assessore Gaetano Armao orientativamente per lunedì prossimo. L’incontro, però, non è stato fissato ma solo ipotizzato e dovrà essere la segreteria dell’assessore a confermarlo.
Tanto è bastato a far togliere loro il presidio ma i lavoratori sono sul piedie di guerra: “Confermiamo lo stato di agitazione e sit in per i giorni 25 e 26, sempre sotto l’Assessorato – dicono – e ci riserviamo ulteriori forme di protesta qualora lunedì non dovessimo ricevere conferma alcun riscontro da parte dell’Assessore Armao che riteniamo essere a questo punto,l’unico interlocutore che possa risolvere questa sfortunata vicenda”.
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