L’artista e attivista ravennate sarà tra i protagonisti di punta della sessione artistica del Festival con un progetto site specific dal 5 al 7 luglio in quelle che furono le prigioni del Complesso Monumentale dello Steri

Ventisette film in concorso, 18 anteprime nazionali, 1 anteprima internazionale e una particolare attenzione all’arte contemporanea. La tredicesima edizione del Sole Luna Doc film Festival in programma dal 2 all’8 luglio a Palermo si annuncia ricca di novità. Nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura e della Biennale Manifesta12, il festival, infatti, offrirà alla città e ai suoi ospiti anche una rassegna fuori concorso di Visual art – Rinegoziare le identità con artisti internazionali del calibro di Regina Josè Galindo, Juan Downey, Donna Harraway, Anna Maria Maiolino, Zineb Sedira, Marina Gržinić con Aina Šmid e Martina Melilli – mostre, installazioni ed una performance site specific all’interno di Palazzo Steri. Qui dove per oltre un secolo – dal 1601 al 1782 – hanno avuto sede il tribunale e il carcere dell’Inquisizione e dove le pareti trasudano ancora dei graffiti strazianti di tanti condannati, l’artista e attivista Gianluca Costantini disegnerà per tre giorni – dal 5 al 7 luglio – le storie e le speranze di chi oggi è detenuto per reati di opinione. Storie vere, frutto di un lavoro di ricerca che da questo luogo simbolico riecheggeranno su internet, a partire dal profilo twitter dell’artista, seguito da 60 mila persone, per diventare una campagna virale che attraverso l’arte richiami l’attenzione di cittadini e istituzioni su uomini e donne detenuti ingiustamente in tutto il mondo, nell’indifferenza e nel silenzio generale. Una vera e propria performance di “disegno in diretta” dal titolo evocativo Auto da fé ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore bulgaro Elias Canetti, premio Nobel per la letteratura nel 1981. Il pubblico potrà osservare Costantini lavorare e potrà interagire con lui. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Università di Palermo, prende spunto dallo spazio del Palazzo, carico di dolore, per parlare delle “inquisizioni” del nostro tempo e rivendicare il diritto alla libertà di pensiero e di opinione.

Fondato e presieduto da Lucia Gotti Venturato, presidente di “Associazione Sole Luna – un ponte tra le culture”, il Sole Luna Doc Film Festival vanta la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, antropologa dell’Università degli Studi di Palermo, e la direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura, diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo.

A decretare i film vincitori sarà una giuria internazionale presieduta da Nima Sarvestani, vincitore della scorsa edizione del festival e composta dall’antropologo palermitano Ignazio Buttitta, dal regista vincitore di numerosi premi internazionali Alessandro Negrini, dalla giornalista e fondatrice di Green Film Shooting Birgit Heidsiek e dalla scrittrice ed esperta di neorealismo Ingrid Rossellini. I giurati assegneranno un premio al miglior documentario e le menzioni speciali a miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio e documentario più innovativo.