La polizia indaga su un incendio che ha danneggiato tre vetture nel parcheggio della società Handicap System che si trova in via Giotto ad angolo con via Galileo Galilei a Palermo.

Sul posto i vigili del fuoco

Sono intervenuti i vigili del fuoco con diversi mezzi per evitare che le fiamme si propagassero ad altre vetture e alla struttura. Sono in corso gli accertamenti da parte dei funzionari dei vigili per accertare le cause del rogo.

La polizia sente i titolari

La Handicap System è un’azienda palermitana che dal 1973 fornisce servizi di assistenza, consulenza e progettazione sulla realizzazione di allestimenti personalizzati su ogni genere di autoveicoli per l’adattamento alla guida e degli allestimenti specifici per il trasporto di persone disabili e anziani. Gli agenti hanno sentito il titolare dell’azienda. Sono in corso le acquisizioni delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

Incendiati i container in un area confiscata alla mafia

I carabinieri indagano su alcuni incendi che si sono verificati nell’area di duemila metri quadrati confiscati alla mafia e in parte abbandonati. Gli incendi sono stati appiccati nei container dell’ex impianto sportivo di via Cavalieri Vittorio Veneto ad angolo con via Villa Giocosa nella zona di San Lorenzo alle spalle del liceo scientifico Meli. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Non è la prima volta che quei container che servivano i campi di calcetto sono stati dati alle fiamme.

Indagano i Carabinieri

I carabinieri stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza per risalire agli autori dei danneggiamenti. All’inizio dell’anno l’area, solo in parte trasformata nell’autoparco della Reset era stata sequestrata dalla polizia municipale su provvedimento del tribunale. Le indagini era partite da un esposto presentato un anno fa dalla consigliera della sesta circoscrizione Daniela Tumbarello con l’assistenza dell’avvocato Maria Antonietta Falco. Sullo stato di abbandono potrebbero essere chiamati in causa alcuni burocrati dell’amministrazione comunale. Nell’esposto viene ricostruita la storia di quel terreno che confina con il liceo classico Meli e comprende anche un’altra area confiscata alla mafia, acquisita dal Comune e poi assegnata nel 2016 alla Reset.