Non c’è alcuna danza dei rifiuti in atto. Provvedimenti assunti, non da me, ma dal direttore del Dipartimento acqua e rifiuti, sono in linea con le decisioni di tribunali amministrativi e penali, ma anche un piano razionale di prolungamento della vita delle discariche”.

Lo dice il presidente della Regione Rosario Crocetta che specifica di non essere l’autore del decreto sui rifiuti (nessuno gliene aveva attribuito la paternità visto che il decreto è firmatod al dirigente generale ma casomai l’indirizzo politico) ma difende la correttezza del medesimo provvedimento derivante da ordinanze e sentenze.

Sulla vicenda Oikos, voglio rassicurare il sindaco di Misterbianco – continua Crocetta – che non abbiamo assolutamente cambiato idea: quella discarica va chiusa. Solo che il Tar ha emesso un’ordinanza che ci obbliga a far conferire su Oikos e la Regione è costretta a ottemperare, in attesa della sentenza definitiva del CGA. Al fine  di ridurre l’impatto ambientale sul centro abitato di Misterbianco, abbiamo autorizzato soltanto il conferimento del secco”

“In merito poi ad alcuni spostamenti di conferimenti, sta da sé che dopo i provvedimenti giudiziari in capo a Cisma Ambiente, occorreva autorizzare i comuni interessati a conferire in altre discariche. Rispetto poi al divieto di conferimento del secco su Bellolampo, la Rap ci dovrebbe ringraziare, poiché in questo modo implementiamo la vita della discarica”.

Intanto l’accordo trovato ieri fra il sindaco della città Metropolitana di Palermo Leoluca Orlando e proprio il dirigente generale Maurizio Pirillo comporterà una modifica di quel decreto anche se non nel senso in cui si era appreso ieri sera. Saranno sempre 1040 le tonnellate di rifiuti trattati che viaggeranno per la Sicilia destinate a Motta Sant’Anastasia comprese trecento tonnellate provenienti da Palermo ma i costi non saranno caricati su Rap ma su Ecoambiente, altra società che opera a Bellolampo con un impianto TMB mobile per il trattamento dei rifiuti.

Salvaguardati, dunque, i conti della Rap, dovrà essere qualcun’altro a pagare le spese, se il decreto di modifica rispetterà i termini degli accordi presi, ma non cambieranno le quote di conferimento della frazione secca a Motta Sant’Anastasia pari a complessivi 104o tonnellate di rifiuti al giorno provenienti da vari comuni e da vari impianti di trattamento.

“Quanto sta accadendo in queste ore unito agli eventi di luglio scorso – commenta Dionisio Giordano segretario Fit Cisl ambiente – è la dimostrazione dell’assoluta inconsistenza della politica strutturale nel settore dei rifiuti di questo governo regionale”

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