Si riaccendono le speranza per vedere Decathlon a Tommaso Natale dopo che il Tar Sicilia ha annullato l’atto di diniego diniego da parte del Comune di Palermo per la riconversione dell’ex Coca Cola. Lì doveva sorgere il nuovo punto vendita del colosso francese di abbigliamento sportivo ma il no del Comune fece svanire ogni speranza. Lo riporta il Giornale di Sicilia.

I giudici amministrativi sostengono che ci sarebbe stata una interpretazione non corretta delle norme tecniche di attuazione da parte dello Suap. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, infatti, gli uffici, prendendo questa decisione, si sono basati su un parere dell’avvocatura comunale, perché la destinazione urbanistica dell’area “non è compatibile con la destinazione commerciale proposta» secondo le norme tecniche di attuazione. La zona è classificata D, ovvero insediamento industriale, per cui – secondo il Suap – vi si possono installare attività “industriali, artigianali e simili”. La risposta evidentemente non ha convinto la società immobiliare che si è rivolta al Tar.

I giudici ritengono il provvedimento comunale viziato da “illogicità manifesta e contraddittorietà” ed “eccesso di potere per carenza di motivazione”. Secondo il Comune non poteva essere riconvertito un immobile commerciale in un’area in cui è possibile costruirli ma “ciò considerato – scrivono i giudici – sarebbe veramente inspiegabile e irragionevole prevedere che ciò che può essere fatto in edifici di nuova costruzione non possa essere svolto negli edifici già esistenti, originariamente destinati ad altra attività”.

“L’amministrazione – risponde Orlando sulle pagine del quotidiano -ha sempre operato per la semplificazione delle procedure e della normativa, che sovente è di difficile interpretazione. Anche in questo caso, come emerge chiaramente dai verbali della commissione, la linea proposta era in questa direzione. Come è noto però sono state espresse perplessità da parte di consiglieri comunali e il Suap, riscontrando incertezze interpretative e procedurali, ha operato, peraltro con un parere dell’avvocatura, per il diniego che il Tar sembra adesso aver chiarito. All’Avvocatura – conclude il sindaco – ho ora chiesto una relazione che permetta di valutare se si possa, nel caso specifico, considerare definitivamente chiuso l’argomento e si possa quindi procedere al rilascio delle autorizzazioni”.

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