Oggi dovrebbe essere il giorno del decreto del Governo nazionale che sbloccherà la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Lo ha annunciato nel corso della giornata il ministro Matteo Salvini: in Consiglio dei Ministri arriverà il relativo decreto. Intanto è polemica tra esponenti di centro destra e centro sinistra.

La polemica tra Verdi e Lega

La polemica è nata dopo alcune dichiarazioni del deputato verde Angelo Bonelli (Avs) nella sua risposta al Question Time alla Camera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  “Vicino a lei c’è il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, il senatore Matteo Salvini, domani (oggi ndr) porterà in cdm il ponte sullo Stretto, io vorrei sapere se questa è ideologia o pragmatismo, cioé vale a dire di un Sud che non ha ferrovie, che ancora va con la littorina a gasolio, che non ha acquedotti e voi pensate di sperperare denaro pubblico in nome di che cosa? Dell’ideologia salviniana? Anche no grazie”.

“Sinistra parla, Salvini fa”

Alle dichiarazioni del deputato verde arriva la risposta di Annalisa Tardino, commissario regionale Sicilia della Lega Salvini Premier. “Bonelli, esponente di quelle sinistre che hanno sempre detto no a tutto e che continuano a operare a danno degli italiani, dovrebbe solo prendere esempio da Matteo Salvini. Il nostro leader e ministro dei Trasporti ha la credibilità di chi ha sostenuto concretamente il decreto Genova che ha consentito la ricostruzione del Morandi a tempo di record, il Pd ha invece la sfrontatezza di chi ha contribuito e sostenuto la patrimoniale europea sulla casa che stanga gli italiani o di chi ha alimentato l’ennesima eurofollia dello stop alle auto a combustione dal 2035. Il ponte sullo Stretto non è ideologia, ma un altro atto concreto che vuole portare sviluppo e lavoro in Sicilia, un’opera fondamentale per il futuro dell’isola e del Paese, dal respiro europeo e internazionale, per i futuri traffici economici nel Mediterraneo, della quale l’Italia tutta non può fare a meno. Da siciliana mi sento offesa da questo attacco strumentale e, stavolta sì, ideologico di Bonelli e di tutta la sinistra contro il futuro della nostra terra “.

Il decreto in discussione

Intanto oggi 16 marzo il Consiglio dei Ministri darà il suo via libera al decreto. Sette articoli, dall’assetto societario e la governance alle disposizioni finali. La bozza di Decreto legge in discussione reca le disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente. Ritorna la società Stretto di Messina Spa alla quale – si legge nel testo – “partecipano Rfi, Anas, le Regioni Siciliana e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il Ministero dell’economia, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il Ministero delle infrastrutture, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa”. Il Mit – ha spiegato una nota del ministero – ha trasmesso il “Decreto Ponte” con urgenza perché la legge di bilancio 2023 ha fissato al 31 marzo il termine in cui è revocato lo stato di liquidazione della Società “Stretto di Messina”, concessionaria per la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente. È necessario, quindi, che entro tale data siano definite le nuove regole di funzionamento della società, nonché tutti i procedimenti per il riavvio delle attività di progettazione e realizzazione dell’opera.