“Le aree interne della Sicilia sono colpite da una marginalità geografica dovuta a carenza di infrastrutture e servizi.
Per ragioni di studio, professionali e per motivi legati alle mie origini ho avuto modo di conoscere le grandissime difficoltà che scontano le aree interne della nostra Isola, alle prese con grandissime carenze nei servizi e nelle opportunita’ di lavoro e di crescita, lontane come sono, ancora oggi, da funzioni e prospettive essenziali”. A parlare è Massimo Dell’Utri, candidato alle Europee per la lista Noi Moderati-Forza Italia.
Dell’Utri: “Troppi giovani lasciano questa terra”
“Non è un caso se assistiamo a nuovi fenomeni migratori: tanti giovani lasciano la propria terra alla ricerca di occasioni di lavoro e di confronto con altre realta’ economiche. Ebbene le zone piu’ critiche, quelle che in tal senso soffrono di piu’ sono le aree interne. Fenomeni come quello del pendolarismo o della migrazione sono a me ben conosciuti e di questi vorro’ occuparmi una volta eletto”, dice Dell’Utri.
“Vanno individuate e praticate soluzioni che garantiscano eguali opportunita’ a tutti i giovani, a tutte le donne, a tutti i lavoratori e a tutte le professionalita’ esistenti, e in questo caso non puo’ che rivelarsi strategica la questione della infrastrutturazione materiale e immateriale. Strade, collegamenti, reti e network diventano essenziali ma anche la dotazione di centri di ricerca, insediamenti produttivi e residenziali. laboratori e scuole di specializzazione”.
“Occorrono sinergie”
“Per far questo occorrono sinergie e investimenti in settori chiave come quello dell’agricoltura, dell’artigianato, della scuola e dei servizi. E’ cosi che si contrasta il fenomeno della marginalità di contesti territoriali che, per le loro caratteristiche geografiche e morfologiche non possono oggi competere con le localita’ della costa o con i grandi centri urbani – continua Dell’Utri -.I dati Istat confermano che nei piccoli centri della Sicilia si assiste ad un progressivo spopolamento. Veri e propri paesi-fantasma in cui mancano servizi essenziali e che scontano la distanza dai grandi centri e le difficolta’ nei trasporti. Le difficolta’ delle aree dell’entroterra siciliano sono drammatiche e la situazione della crisi demografica da una parte e quella della carenze socio-economiche ne sono una conferma. L’Unione Europea con le sue risorse bene utilizzate puo’ rivelarsi l’unico strumento per la soluzione di questo grande problema”.
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