Dopo polemiche e scontro sulla scelta del nuovo commissario per la depurazione caduta su un politico accompagnato da due sub commissari anch’essi politici e dopo le critiche avanzate dal governatore Renato Schifani sull’assenza di competenze specifiche, il commissario uscente Giugni, tira il  bilancio della sua attività

Completati 13 interventi e avviati 22 cantieri dal valore complessivo di oltre 250 milioni di euro in Sicilia, ma sono stati completati interventi e aperti cantieri anche in Calabria, Basilicata, Puglia e Lazio. Questi i dati salienti della conclusione del mandato della struttura commissariale guidata da Maurizio Giugni nel triennio 2020-2023 ha lavorato per realizzare gli interventi fognari e depurativi necessari a superare le annose procedure di infrazione sulle acque reflue urbane aperte dall’Unione Europea.

Complessivamente sino ad oggi in Sicilia sono stati impegnati circa 700 milioni di euro, aprendo importanti cantieri come quelli del collettore sud orientale di Palermo e dell’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Palermo, Castelvetrano, Gela, Furnari, Patti, Campobello di Mazara, Sciacca, del nuovo depuratore di Agrigento e Favara nonché di numerose reti fognarie, come quelle di Agrigento, Palermo, Porto Empedocle, Mazara del Vallo, Marsala, Sciacca e Ribera.

Inoltre, sono in corso, da parte della Centrale di Committenza Invitalia, 4 procedure di gara per l’affidamento dei lavori del depuratore di Niscemi, l’adeguamento del depuratore di Ragusa e di Capo D’Orlando e un lotto fognario dell’agglomerato consortile di Misterbianco per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro.

Approvati progetti esecutivi per oltre 380 milioni

La struttura commissariale nella scorsa primavera ha anche approvato importanti progetti esecutivi, come quello dell’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Napoli Est (per quasi 1 milione di abitanti equivalenti), di Caltagirone, Misilmeri, Gioiosa Marea e due lotti fognari dell’agglomerato consortile di Misterbianco, per un valore complessivo di oltre 380 milioni di euro.

Chiusi gli avanzamenti progettuali di Augusta, Mascali ed Acireale

Avanzamenti sono stati compiuti anche per altri interventi commissariali, chiudendo le fasi progettuali per gli agglomerati di Augusta, Mascali e Acireale, mentre per l’agglomerato consortile di Catania è stato completato il progetto esecutivo dell’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Pantano D’Arci e avviato l’iter autorizzativo, mentre per la maggioranza dei 6 lotti fognari sono state completate le progettazioni esecutive e gli iter autorizzativi.

Le opere completate

La messa in esercizio delle opere completate, come le reti fognarie di Palermo, e i risultati ampiamente soddisfacenti dei cicli di trattamento, come quelli dei depuratori di Cefalù e Trabia, hanno anche permesso una riduzione degli abitanti equivalenti coinvolti e di conseguenza una diminuzione della sanzione comunitaria a carico dell’Italia per l’inadempimento alla Direttiva Acque.

Tutto ciò è stato realizzato nonostante in molti casi si siano registrati rallentamenti dovuti ai tempi di ottenimento dei pareri ambientali, non derogabili dalla Struttura Commissariale, come i Paur del depuratore di Palermo e di Messina, rilasciati dall’assessorato Ambiente della Sicilia dopo circa 1 anno e mezzo.

“Concludiamo pertanto con soddisfazione il nostro mandato alla luce dei concreti risultati ottenuti, frutto di un grande lavoro di squadra che ha permesso la definizione di tante importanti opere a servizio dei territori e l’avvio di molti cantieri funzionali al superamento del contenzioso comunitario e indispensabili per una corretta gestione ambientale delle acque reflue. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro alla nuova terna commissariale”. Sottolinea Maurizio Giugni.