E’ giovanissima, palermitana, ha un nome che incuriosisce, un viso che ricorda moltissimo l’attrice statunitense Anne Hathaway – consacrata alla fama dal film “Il diavolo veste Prada” -, e una voce limpida.

E’ bella e determinata, e nel suo ‘cassetto’ ci sono molti sogni, ambizioni, desideri.
Nutre una passione smisurata per il design, i social e la moda. E’ Martica Mocera, 21enne palermitana che proprio sui social sta iniziando a farsi conoscere e a far parlare di sé.
Martica ha deciso di raccontarsi a BlogSicilia chiacchierando del presente ma soprattutto del futuro.

Gli studi all’Università di Palermo e la moda

Un nome davvero inusuale. Quale origine ha? “E’ la prima domanda – dice – che tutti mi fanno non appena mi conoscono. Il mio nome non ha un significato preciso. E’ stato ‘inventato’ dai miei genitori, è frutto della loro fantasia, gli piaceva il suono di Martica”.

Ventuno anni, Martica Mocera studia con profitto Design all’Università di Palermo e sta per approdare alla laurea triennale. “La mia priorità in questo momento – premette – è diventare una designer di interni. Oltre allo studio, la mia passione più grande è quella per la moda e i social”.
A 15 anni ha iniziato a sfilare come modella a Palermo e in Sicilia. “E’ nato tutto – racconta Martica – per gioco. Ho appreso da Facebook dell’esistenza di un concorso di bellezza in città e ho pensato di iscrivermi per fare una nuova esperienza, magari divertente. Da cosa nasce cosa e ho iniziato a lavorare nella moda ma da un paio di anni mi sto concentrando di più sul campo dei social, e devo dire che ho scoperto un mondo che mi incuriosisce molto, e che è davvero affascinante”.

I social e i viaggi

Martica ha così iniziato a utilizzare Instagram, dove ha oltre 51mila follower, e TikTok per esprimersi. “Sui social – puntualizza – parlo di tutto ciò che mi viene in mente in maniera ironica, perché questo è il tratto distintivo del mio carattere. Sono una ragazza semplice che parla di sé ma non soltanto. Parlo ovviamente di moda, fornisco consigli e suggerimenti, e dei miei viaggi, poiché spesso sono in giro da qualche parte sia per lavoro che per svago”.
Il viaggio più bello? La risposta arriva immediata: “Ho viaggiato molto in Italia ma a causa delle restrizioni dovute al Covid che abbiamo vissuto tutti non avevo potuto ‘esplorare’ altri paesi.
L’anno scorso sono andata per la prima volta in Spagna, a Madrid, e me ne sono innamorata.
Un viaggio memorabile che ho condiviso con le mie amiche più care, mi sono divertita molto, ho visto posti meravigliosi. La Spagna mi è rimasta nel cuore e spero di visitarla ancora”.

Influencer? “Al momento no”

Tornando ai social, è scontato chiedere a Martica se sia una influencer. “Io al momento – vuole precisare – non mi definisco una influencer. A differenza di come pensano molti, quello dei social, secondo il mio punto di vista, non è un mondo inutile. Per me effettivamente è un lavoro scaturito da una passione. I social presentano tanti aspetti negativi, a volte possono far paura, ma credo che se utilizzati nel modo corretto possano essere uno strumento di diffusione di valori positivi e di contenuti utili, interessanti e piacevoli”.

La passione per i colori

La giovane non esita a definire la moda “un hobby”. Cosa la attrae di più di questo mondo? “Mi piace scoprire – risponde – le nuove tendenze e i colori. Sapere quali saranno i colori della stagione aiuta in generale le donne a fare le scelte giuste al momento degli acquisti. La moda per me equivale a riuscire a esprimere se stessi tramite l’abbigliamento. C’è chi ama vestire in maniera semplice, chi invece predilige abiti più estrosi: in generale è questo l’aspetto che apprezzo di più nelle persone, la diversità di ognuno. E’ la diversità a rendere unico ciascuno di noi”.

La Milano Fashion Week

Dal 21 al 25 febbraio Martica Mocera ha partecipato alla Milano Fashion Week in qualità di content creator. Una esperienza che l’ha entusiasmata non poco: “E’ stata la mia prima volta alla Milano Fashion Week. Una ‘avventura’ che definirei particolare e che mi è piaciuta molto, perché le cose non sono mai come si immagina guardandole dall’esterno. Mi sono trovata in un ambiente per me gradevole, perché adoro la moda, e che in un certo senso ti sprona e ti invoglia a fare sempre di più”.

La bellezza

Si parla del mondo della moda anche come di un ambiente effimero e pieno di stereotipi, quali la bellezza e la magrezza. Che idea si è fatta Martica? E cos’è per lei la bellezza?
“E’ innegabile – commenta – che ci siano degli stereotipi nel mondo della moda. Per questo motivo prediligo i social, che a mio avviso permettono di esprimerti come vuoi e preferisci. Non condivido l’idea di perfezione estetica a tutti i costi, anzi, non la tollero. La bellezza? Può sembrare paradossale che a dirlo sia una ragazza come me, considerata bella, ma per me non conta molto. Credo che la cosa più importante sia la vera essenza di una persona, quello che realmente si è. Quando mi dicono che sono bella io ovviamente ringrazio, ma per me la bellezza è un accessorio, conta veramente poco se non si ha altro, come i valori”.

L’autenticità

“I miei genitori – prosegue la giovane – mi hanno insegnato tanto, e mi ritengo molto fortunata. Credo che il valore più importante sia l’autenticità, ribadisco, l’essere se stessi. Penso che la nostra società sia caratterizzata da tanta finzione. Spero di trovare sul mio cammino persone ‘vere’ e autentiche”.

Il futuro

Il sogno più grande di Martica, come detto, è diventare una designer di interni e continuare con le sue attività sui social: “Studiando ho scoperto che alcuni ambiti del design sono strettamente collegati ai social. Da grande sarò una designer sì, ma molto social, moderna. Tra il design e i social ci sono numerosi fattori in comune”. Dove sarà il suo futuro? “Credo che purtroppo partirò per conseguire la laurea magistrale – conclude -. Dico purtroppo perché amo Palermo terribilmente e mi dispiace lasciarla, ma viaggiando ho capito che qui non ci sono le stesse possibilità di affermarsi che si possono invece trovare in una città del nord Italia. Di certo tornerò nella mia Palermo spesso, tutte le volte che potrò”.