“Musumeci deve andarsene, i siciliani non possono restare ostaggio di questa situazione. Il governo ha dimostrato di aver perso il controllo dell’emergenza pandemica a prescindere dalle inchieste e dagli aspetti penali più o meno rilevanti. C’è una questione politica e una sanitaria. Non ci sono più certezze. E poi c’è la questione economica. La Finanziaria non sta in piedi e la maggioranza non esiste più. Il Pd incalzerà il governatore ogni giorno se necessario fino a quando non si renderà conto che deve farsi da parte”.

A parlare è il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo che lancia la campagna del suo partito, ma probabilmente dell’intera coalizione, per fare pressing sul governo Musumeci. L’obiettivo è dichiarato, andare a votare fra metà settembre e metà ottobre, probabilmente contemporaneamente alle nazionali o giù di lì.

Un attacco ad ‘alzo zero’ che non ti aspetti da un segretario tutto sommato moderato anche se in questi mesi non ha risparmiato critiche al governo. Ma adesso l’opposizione ha deciso di mettere all’angolo il governatore “Adesso basta, è finita l’epoca del governo dei sessantenni o settantenni. Musumeci ha avuto una carriera politica lunga e prestigiosa, è il momento che lasci il passo. I siciliani hanno diritto a qualcosa di nuovo, di fresco, di credibile”.

Barbagallo ma le sembra questo il momento di ‘sparare a zero’ in piena emergenza?

“Come è stata gestita e come ancora viene gestita l’emergenza mi pare che sia sotto gli occhi di tutti. Bisogna cambiare passo. E sì, si può votare benissimo a metà settembre. Non ci sono problemi. E comunque la misure è colma come hanno dimostrato gli eventi delle ultime settimane”

Si riferisce all’inchiesta sui dati falsati?

“Non solo. Su quella dovrà pronunciarsi la magistratura non spetta a noi. Noi guardiamo a fatti politici e gestionali. Non c’è nessuno che stia gestendo questa pandemia. Si va avanti a tentoni. Sui dati non si capisce più nulla. Sulla consistenza ospedaliera si era perso il conto già da tempo. Perfino su questa vicenda dei vaccini nelle parrocchie è stato un flop con risultati inferiori del 70% rispetto alle aspettative. E adesso si registra una frenata generale anche sulle somministrazioni dei vaccini negli hub  nei centro vaccinali. E’ come una tela di Penelope che Musumeci il giorno tesse e la notte scuce”.

In che senso scuce?

“Non si sta gestendo l’emergenza ma solo gestendo il consenso. Fra settembre e ottobre scorso quando ci si doveva preparare per gestire la nuova ondata invece Musumeci faceva Fiera Ambelia e il concerto di Bocelli solo per fare degli esempi eclatanti. E’ in auge da 40 anni, è ora che il governatore si faccia da parte. E poi ci sono i ristori che non esistono e la finanziaria che non ne prevede di nuovi e non programma alcunché”

Cosa vuol dire che non esistono?

“La Finanziaria 2020 doveva essere un documento di guerra. Di quei provvedimenti ai siciliani sono arrivate solo le briciole. Ma poi c’è la Finanziaria 2021. Dopo lo scandalo dei dati la maggioranza si sarebbe dovuta stringere, invece è andata in pezzi e lo abbiamo visto in aula. Faide intestine, guerre interne, e alla fine si è approvato un bilancio solo perché noi abbiamo votato le tabelle per senso di responsabilità. Ma è una finanziaria monca, confusionaria, senza una visione d’inseme, senza aiuti, senza ristori o quasi, senza investimenti. E quando la Corte dei Conti parificherà il bilancio del 2019 corriamo il rischio che crolli tutto come in un domino dal 2019 al 2020 e fino al 2021, e venga meno anche quel poco di spesa ordinaria che c’è”.

Ma adesso la maggioranza potrebbe tornare a dialogare

“Non credo proprio. Durante la sessione di bilancio ci sono stati momenti in cui è sembrato che i deputati di maggioranza fossero pronti a demolire il palazzo mica solo la legge. Nervosismo, urla fra loro. Uno spettacolo indecente. L’operazione che fecero mandando via Pierobon e prendendo Baglieri serviva ad allargarla la maggioranza a Sicilia Futura e pezzi di Italia Viva. E’ invece è uno spezzatino. D’Agosino, Laccoto, Cafeo vanno in ordine sparso e perfino Lo Giudice ha avuto dichiarazioni pesanti proprio suylla finanziaria sintomo che anche il sindaco di Messina Cateno De Luca è pronto alla spallata. Senza considerare Attiva Sicilia. Gli ex grillini sono stati spesso spalla adesso non lo sono più”

Ma senza un governo non sarebbe tutto ancora più fragile?

“Abbiamo assistito ad una classe dirigente e burocratica schiava del sistema politico, asservita. A prescindere dalle responsabilità non si fanno più atti amministrativi senza l’assenso del politico di turno. Questo governo ha chiuso ogni spazio. Invece gli atti amministrativi devono essere indipendenti. Quando si tratta di un atto gestionale il burocrate deve dire al politico ‘questo non si può fare’, deve assumersi le sue responsabilità. Qui sentiamo anche nelle intercettazioni di dirigenti che dicono ‘l’assessore vuole’. Allora liberiamo la burocrazia da questa classe politica. Poi magari pensiamo di riformare anche la classe dirigenziale e burocratica”.

Ma non è normale che gli indirizzi li dia la politica?

“Lo sarebbe, ma abbiamo travalicato tutto. Assistiamo allo squallore di una dirigenza subalterna. Si sta azzerando la trasparenza. Vogliono fare tutto senza bando,. Ho dovuto presentare 14 emendamenti per correggere norme che prevedevano solo affidamenti diretti e 12 mi sono stati bocciati. Vogliono gestire tutto negli uffici di gabinetto”

Ma voi siete davvero pronti per votare, avete un candidato?

“Non mi faccia fare nomi, quelli si sceglieranno nell’ambito di una coalizione. Ce ne sono tanti nomi. Non solo nel Pd ma anche fra i 5 stelle o anche nel resto del mondo di sinistra (i riferimenti non detti sono a Fava e Cancelleri ndr). Personalmente mi piacerebbe candidare una giovane donna capace proveniente dalla società civile ma al momento dobbiamo pensare ai programmi non ai nomi”

Ma prima dovreste riuscire nell’impresa impossibile di far dimettere Musumeci, perché mai dovrebbe andarsene?

“Lo incalzeremo in ogni modo, con mobilitazioni per chiedergli di farsi da parte. La direzione ha votato all’unanimità questa scelta e questa strada. Ormai i siciliani hanno capito. E’ un governo senza più credibilità e senza maggioranza, non è possible andare avanti così”

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