Dipendenti dell’Amat senza stipendi, i Cobas sollecitano l’azienda. In una lettera indirizzata al presidente Antonio Gristina, il coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti-Tpl, Carlo Cataldi, rende noto il malcontento dei lavoratori che ancora oggi non hanno notizie sugli emolumenti di marzo.
“Poiché il presidente Gristina – scrive Cataldi – non ha avuto l’accortezza di informare i lavoratori di tali ritardi, è aumentato il clima di tensione che già serpeggia in azienda. Al fine di rassicurare i lavoratori e le loro famiglie, codesta organizzazione sindacale chiede risposte immediate al riguardo e data certa delle retribuzioni spettanti”.
Retribuzioni che non hanno percepito nemmeno i 20 autisti reclutati tramite un’agenzia di lavoro interinale.”Ad oggi – sottolinea il coordinatore regionale dei Cobas – l’Amat non ha prorogato i contratti di questi lavoratori che, secondo le previsioni, dovevano rimanere in servizio fino a maggio. Lo scorso 29 marzo sono scaduti i contratti, evidentemente non rinnovati perché l’azienda non ha ancora a disposizione le risorse economiche”.
Retribuzioni che non hanno percepito nemmeno i 20 autisti reclutati tramite un’agenzia di lavoro interinale.”Ad oggi – sottolinea il coordinatore regionale dei Cobas – l’Amat non ha prorogato i contratti di questi lavoratori che, secondo le previsioni, dovevano rimanere in servizio fino a maggio. Lo scorso 29 marzo sono scaduti i contratti, evidentemente non rinnovati perché l’azienda non ha ancora a disposizione le risorse economiche”.
A marzo i Cobas hanno proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori. “Dopo il vertice in prefettura – ricorda Cataldi – abbiamo sospeso lo sciopero. Malgrado la nostra condotta responsabile, l’Amat non ha dato nessuna risposta alle criticità da noi sollevate. Il management si ostina a difendere scelte scellerate che hanno compromesso l’organizzazione del lavoro ed hanno messo a rischio la stessa tenuta economico-finanziaria dell’azienda”.
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