Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della società Sas. La protesta è dei sindacati di Asia, Uil Fpl, Csa,Ugl e Alba per il mancato stanziamento dei fondi che mettono a rischio la fine dell’anno per i dipendenti della Società servizi ausiliari Sicilia che nel suo bacino raccoglie oltre un migliaio di dipendenti delle ex partecipate della Regione.

“Dopo l’incontro alla Presidenza della Regione Siciliana, in presenza dell’Amministratore Unico della Società, apprendiamo che siamo di fronte all’ennesima presa in giro – dicono i segretari Salvo Barone, Giovanni Borrelli, Maurizio Ficile, Maurizio Bongiovanni, Giuseppe Badagliacca – nulla è stato assicurato per il proseguo dell’attività societaria.

I fondi stanziati per gli anni 2016-2018, ossia i 2.700.000 milioni di euro previsti dal comma 2 dell’art. 14 della Legge 17 marzo 2016 n.3 cosi come sostituito dalla Legge approvata in Parlamento in data 20.09.2016, sono destinati all’erogazione di servizi aggiuntivi che potranno essere resi dalla Sas solo dopo aver assunto il personale proveniente dalle altre società dismesse. Allo stato attuale nessuna garanzia è stata data ai dipendenti della Sas per una serena chiusura di fine anno. Per questo proclamiamo lo stato di agitazione del personale”.