È stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale (Sezione Concorsi ed esami) n. 103 del 30 dicembre 2022, il IX Corso-Concorso SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) per dirigenti pubblici.

In tutto saranno ammessi 352 allievi e tra questi 294 saranno poi inseriti come dirigenti pubblici all’interno degli uffici della Presidenza del Consiglio e altre amministrazioni centrali.

I posti disponibili

In particolare, i 294 posti saranno così suddivisi:

  • n. 28 per la Presidenza del Consiglio dei ministri: ;
  • n. 3 per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  • n. 30 per il Ministero dell’economia e delle finanze;
  • n. 9 per il Ministero dell’interno;
  • n. 29 per il Ministero dell’istruzione;
  • n. 12 per il Ministero della cultura;
  • n. 10 per il Ministero della difesa;
  • n. 2 per il Ministero della giustizia – Archivi notarili;
  • n. 2 per il Ministero della giustizia – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria;
  • n. 70 per il Ministero della giustizia – Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;
  • n. 16 per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • n. 8 posti per il Ministero delle imprese e del made in Italy;
  • n. 49 posti per l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
  • n. 6 posti per l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
  • n. 4 posti per l’Agenzia per la coesione territoriale – 4 posti;
  • n. 5 posti per l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC);
  • n. 1 posto per l’Agenzia nazionale per i giovani;
  • n. 10 posti per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

I requisiti di ammissione

In base al decreto autorizzativo firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo e dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al nono corso-concorso SNA potranno partecipare i dipendenti delle pubbliche amministrazioni in possesso dei requisiti previsti dall’ordinamento (cittadinanza italiana, idoneità all’impiego, godimento dei diritti civili e politici, e tutti coloro che hanno conseguito una laurea magistrale e un dottorato di ricerca o un diploma di specializzazione o un master universitario di II livello.

La selezione

Gli esami consisteranno in un’eventuale prova preselettiva, tre prove scritte e una prova orale, secondo le istruzioni contenute nel bando.

I candidati vincitori potranno accedere al corso-concorso della durata di 12 mesi (8 mesi di formazione generale presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione e 4 mesi di formazione specialistica presso le amministrazioni di destinazione) e potranno ricevere una borsa mensile di 1.500 euro (netti).

Come candidarsi

Sarà possibile presentare la domanda accedendo ad inPA, il portale del reclutamento della Pubblica Amministrazione entro le ore 23:59 del 29 gennaio 2023.

La domanda di ammissione al concorso dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNS/eIDAS, previa registrazione sullo stesso portale.

Inoltre, i candidati dovranno essere in possesso di un indirizzo PEC nominativo.

Zangrillo: “Con il corso-concorso le P.A. rafforzeranno le proprie capacità”

Il bando attua per la prima volta le Linee guida per l’accesso alla dirigenza pubblica, approvate con decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 28 settembre 2022 sulla base delle proposte della Sna, dopo l’intesa in Conferenza Unificata, che mettono al centro nuovi metodi di reclutamento, basati non solo sui test tradizionali, ma anche su colloqui motivazionali e prove situazionali.

L’idea è quella di accompagnare la consueta a verifica sul “sapere” a una valutazione delle competenze e della motivazione dei candidati.

Come ha sottolineato il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo: “Ripensiamo le modalità di selezione per rispondere alle nuove sfide della PA. Con il corso-concorso le amministrazioni rafforzeranno le proprie capacità grazie a dirigenti in grado di valorizzare il capitale umano, che è la vera sfida per avere una Pa efficiente, e dotati di competenze orientate alla creazione di valore pubblico. Le nuove prove prevedono criteri, ispirati a quelli utilizzati dalle migliori organizzazioni, in grado di valutare anche capacità, attitudini e motivazioni individuali oltre alle nozioni teoriche”.

Per maggiori dettagli consulta il bando.