E’ un fiume in piena il Governatore Rosario Crocetta che ascoltato dalla commissione Ambiente in Senato sull’ emergenza incendi nell’Isola non usa giri di parole ed va giù duro ancora una volta con la parola ‘denuncia’ prima di qualsiasi altra dichiarazione alla ricerca di responsabili per il disastro di ettari di macchia mediterranea bruciati in Sicilia.

“Abbiamo avuto uno Stato che non ha rispettato la convenzione che avevamo circa la fornitura di mezzi aerei, lasciandoci improvvisamente disarmati rispetto agli incendi  quando non era piu’ possibile ricorrere a mezzi alternativi senza violare le norme sugli appalti”.

Di qui l’attacco alla Protezione Civile”Nel febbraio 2017 abbiamo chiesto la conferma della convenzione con i vigili del fuoco, ma alla fine di maggio ci e’ stato comunicato che non poteva essere rinnovata perche’ lo Stato non aveva mezzi; una notizia drammatica e che e’ oggetto di una forte denuncia perche’ lo Stato deve avere i mezzi. Abbiamo scoperto che i mezzi erano passati ad altri servizi e per informazione avuta da Curcio, dei dieci elicotteri a disposizione della regione, solo quattro potevano essere reperiti, perche’ sei erano in manutenzione.

Crocetta nella disamina non esclude neanche l’ipotesi di un quasi ‘complotto’ ordito nei confronti della Sicilia: “Non so se ci sia stata solo incuria o una volonta’ di metterci in ginocchio…” ma anche l’impegno per il futuro: “Faremo il massimo sforzo perche’ la lezione di quest’anno e’ stata tremenda, ci siamo trovati in una situazione imprevista”.