“Non ci sorprende che le nostre città, Palermo e Trapani, si trovino agli ultimi posti nella classifica del Sole 24ore dedicata alla qualità della vita per anziani e bambini. Serve un piano straordinario perché il degrado sociale sta aggravando la condizione di tante famiglie”.
Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani intervenendo sulla classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita che vede Trapani all’ultimo posto della graduatoria sugli anziani e Palermo al centotreesimo posto su 107 per quanto riguarda gli indici di qualità della vita dei bambini mentre l’ultima in questa graduatoria è Caltanissetta.
Essenziali le politiche socio sanitarie
“Lo diciamo da tempo – aggiunge Badami – per migliorare la qualità della vita è essenziale migliorare le politiche socio-sanitarie, le politiche abitative, sviluppare dei piani di rilancio dei quartieri considerando non solo l’aspetto dei servizi pubblici essenziali ma anche sociali, come centri aggregativi e culturali destinati ai più fragili, agli anziani soli, ai bambini che vivono in famiglie in difficoltà economiche e sociali. Ma nessuno può fare tutto ciò da solo, serve la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni governative, parti sociali, comunità locali perché è essenziale il dialogo aperto, trasparente e costruttivo tra questi attori per sviluppare un sistema di servizi pubblici che sia realmente efficace, inclusivo e, soprattutto, capace di garantire il rispetto e la dignità per tutti, senza alcuna distinzione”.
Centrali anche le politiche abitative
Centrali le politiche abitative, “bisogna investire nella riqualificazione dell’edilizia popolare, di tanti edifici abbandonati, delle aree dismesse creando allo stesso tempo spazi verdi e ricreativi. Serve un grande progetto di rigenerazione per realizzare l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita, tutto per frenare il degrado progressivo dovuto alla mancanza di manutenzione e aggiornamenti strutturali e rilanciare così la vivibilità di interi quartieri periferici, in una chiave più vicina ad un concetto di welfare abitativo che guardi ai diversi aspetti della vita delle famiglie” conclude Badami.






Commenta con Facebook