Bruxelles multa la Sicilia per le discariche non bonificate. Ha sborsato quanto richiesto sinora lo Stato, che però adesso vuole indietro i soldi dalla Regione siciliana.

Alla nostra Regione è stata comminata una sanzione di 2,4 milioni ogni 6 mesi dal 2015: il ministero dell’Economia ha recapitato ai comuni siciliani interessati ed al presidente Crocetta un conto da 5 milioni di euro, quelli anticipati da Roma a Bruxelles.

Le dodici discariche abusive, oggetto delle sanzioni europee (200mila per le discariche ordinarie, 400mila per quelle con rifiuti speciali), sono a San Filippo del Mela, Cammarata, Racalmuto, Siculiana, Leonforte, Augusta, Paternò, Monreale, Mistretta, Cerda, Priolo.

In molte di queste discariche portano i rifiuti anche altre municipalità, ma i Comuni indicati non hanno i soldi per pagare le multe europee e nemmeno la Regione.

Il dicastero del ministero ha inviato una nota alla Regione siciliana per chiedere di saldare il debito: e la nota ricevuta è davvero dolente per Crocetta che a più riprese annuncia di aver risolto il problema rifiuti per trovarsi poi punto e a capo.

A fine settembre, Salvatore Sammartano, ragioniere generale della Regione, ha organizzato un confronto tra i sindaci dei comuni inquinanti, il cui esito è stato sconfortante: i Comuni, non possono pagare, per cui Sammartano alla stampa aveva dichiarato l’intenzione di “inserire nell’assestamento di bilancio uno stanziamento lievemente superiore, sei milioni, per anticipare le somme per conto degli enti locali, che poi li restituiranno in cinque anni”.

Di fatto, un programma per evitare di pagare (i già noti 2,4 milioni a semestre) anche in futuro non c’è. A breve partirà il monitoraggio delle aree da parte del ministero dell’Ambiente. Come accaduto nel caso della discarica della rada di Augusta, sindaci e presidente incrociano le dita, sperando che l’analisi mostri che i rifiuti non sono più inquinanti.