La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia non sono malattie ma disturbi neurobiologici.
Il vero problema è invece la mancanza di informazione. Ecco perché a conclusione della settimana nazionale si svolgerà a Palermo Giovedì 5 dalle ore 15 alle 19 presso l’Ex Real Fonderia, alla Cala in piazza Fonderia, un incontro, dal titolo: ”Sai cosa significa essere dislessici a Palermo…..Tutti i riferimenti?”, aperto a tutti coloro che sono interessati. Lo scopo è quello di definire il fenomeno e imparare, attraverso una serie di interventi guidati da esperti in materia, a riconoscere i disturbi in tempi brevi.
Ma di cosa si tratta esattamente? I Disturbi specifici dell’appredimento (Dsa), “sono disturbi del neurosviluppo- spiega l’associazione nazionale Aid – che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione. In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i Dsa si dividono in: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia”.
“Il numero complessivo degli alunni con DSA frequentanti le scuole, sia statali che non statali, di ogni ordine e grado, è di 186.803 unità ed è pari al 2,1% del totale degli alunni. Essi – secondo i dati del Miur- sono maggiormente presenti nelle regioni del nord ovest in cui la percentuale sul totale dei frequentanti è prossima al 3,4%. Il totale alunni con Dsa non coincide con la somma degli alunni per tipologia di disturbo perché alcuni alunni potrebbero avere più tipologie di Dsa; complessivamente nel territorio nazionale 108.844 alunni presentano disturbi di dislessia, 38.028 di disgrafia, 46.979 di disortografia e 41.819 di discalculia. Nel corso degli ultimi anni le diagnosi di disturbo specifico di apprendimento, nelle sue varie forme, sono notevolmente aumentate; se, come si è detto, nell’a.s.2014/2015 si è registrata una percentuale di alunni con DSA sul totale degli alunni pari al 2,1%, nell’a.s.2010/2011 tale percentuale era di appena lo 0,7%
“In Italia- sempre secondo l’associazione nazionale Aid, composta soprattutto da genitori e i familiari dei bambini dislessici- si stima che ci siano almeno 1.900.000 persone con dislessia evolutiva. Le storie che raccontano i ragazzi sottolineano la frustrazione derivante dalla mancata identificazione del problema al momento giusto”.
E in Sicilia? Il problema è in aumento, in linea con il resto dell’Italia.
La Sicilia secondo i dati, del ministero dell’Istruzione, nel 2013, il totale degli alunni con Dsa è di quasi 2.500. La fascia più soggetta sono gli alunni che frequentano la scuola di I grado seguiti dalla primaria. La regione, ad ogni modo, è seconda alla Campania, per quanto riguarda l’area del Mezzogiorno.
Tuttavia in Sicilia, e in altre regioni, oltre all’aumento del fenomeno sorgono altre criticità. “I numeri non rispecchiano una corretta mappatura. Il problema infatti- spiega Pasquale D’Andrea, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo- è diagnosticare i disturbi. I genitori hanno spesso difficoltà a comprendere di essere davanti a figli con disturbi specifici dell’apprendimento, sottovalutando in questo modo il tipo e i tempi di intervento da effettuare”.
“Mi auguro- afferma Giuseppe Catalanotto, presidente della sezione Aid di Palermo, che questo tipi di eventi riescano a sensibilizzare maggiormente sia i docenti che le istituzioni sui disturbi specifici dell’apprendimento e sulle difficoltà che incontrano i ragazzi e le ragazze durante le loro esperienza scolastica e di vita sociale. Spero che la città di Palermo sia più informata e preparata ad includere i dislessici nelle attività quotidiane riuscendo a comprendere ed utilizzare le loro potenzialità”.
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