Sui disservizi registrati in questi ultimi giorni a Palermo, soprattutto sul fronte della raccolta dei rifiuti ingombranti e dello spazzamento manuale, intervengono i sindacati di Rap, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas: “I lavoratori vengono impegnati con continuità e in più servizi per sopperire al deficit dei mezzi che sta determinando criticità nel servizio di recupero degli ingombranti e nello spazzamento manuale. L’azienda, inoltre, è impegnata quotidianamente in servizi svolti su richiesta del comune non previsti nel contratto di servizio e quindi a totale carico della stessa, come ad esempio la rimozione rifiuti ingombranti che ha una previsione da contratto fino a 240 interventi annui, ma che in realtà ne conta già più di 3000, e il TMB trattamento meccanizzato biologico in discarica”.

“Pertanto – scrivono i sindacati – prima che i lavoratori vengano additati, come di solito avviene in questa città, come la causa unica dei problemi di pulizia del territorio cittadino, ribadiamo come già fatto nel corso delle assemblee , che il comune è debitore nei confronti dell’azienda di piazzetta Cairoli di una cifra attorno ai 70 milioni e che queste risorse non trasferite hanno azzerato la capacità della Rap di fare investimenti sul parco mezzi e di Bellolampo, discarica a rischio saturazione fra qualche mese, e con una consequenziale crisi di liquidità che desta forte preoccupazione tra i dipendenti che hanno ancora vivo sulla loro pelle il ricordo del fallimento del gruppo Amia di 4 anni fa”.

Cosi aggiungono “dal prossimo 24 settembre inoltre, l’azienda sarà priva del consiglio di amministrazione che decade, e ad oggi nessuna comunicazione è pervenuta dal socio unico sul nuovo presidente o un nuovo amministratore unico, quindi si profila una gestione assegnata al collegio dei sindaci”. “Lo scenario generale non è dei migliori: mancanza di trasferimenti da parte del comune, crisi di liquidità, carenza di mezzi, difficoltà nell’effettuare i servizi d’istituto, rischio saturazione discarica a breve scadenza”.

I sindacati concludono “Il sindaco sarà presente all’incontro del 29, conosce perfettamente punti di forza e criticità della società, è necessaria una discontinuità da parte dell’amministrazione comunale rispetto al passato che sia fondata sulla rivisitazione del contratto di servizio e su una continuità di flusso economico mensile nelle casse dell’azienda al fine di garantire quei servizi di qualità che i cittadini chiedono e una migliore qualità del lavoro delle maestranze”.