L’ufficio contro il dissesto idrogeologico della Regione siciliana non smette di lavorare e di progettare interventi di messa in sicurezza. È in dirittura d’arrivo a Castronovo di Sicilia, nel Palermitano, il consolidamento del costone adiacente il centro abitato in corrispondenza di via Piedimonte. Un intervento che metterà la parola fine ad anni di attese e di lungaggini burocratiche.

La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, ha infatti celebrato la relativa gara che vede al primo posto in graduatoria la Mi.Co. di Mussomeli, con un ribasso pari al 33,6%, su un importo di un milione di euro. Si tratta di un’area che ha una classificazione molto elevata di rischio e pericolo, R4 e P4, ed è quella nella quale si concentra il maggior numero di attività commerciali, senza considerare la presenza di uffici pubblici e le numerose abitazioni su corso Umberto I.

Interventi anche a Teodoro, nel Messinese, che ha una classificazione di rischio molto elevato e lo conferma sia il suo assetto geomorfologico, sia le frane che si sono registrate negli anni. A partire da quella, drammatica, che nel 1994 causò danni a diverse abitazioni, manufatti e alla pavimentazione delle vie del suo centro abitato. Qui la Struttura contro il dissesto idrogeologico ha posto in essere tutte le procedure utili a sbloccare la situazione nel più breve tempo possibile. La Italcostruzioni srl l’impresa che risulta al primo posto della graduatoria, in forza di un ribasso del 26,7 per cento, si è aggiudicata la gara per la messa in sicurezza.

In sicurezza anche il centro abitato di Agira, nell’Ennese. Il quartiere Santa Maria è la zona più antica, ma anche più vulnerabile di Agira Il suo versante a ovest si trova ai piedi di un costone roccioso instabile e oltremodo pericoloso. E’ per questo che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha prima programmato, e poi finanziato, un intervento di consolidamento che giunge alla sua fase finale, dopo aver dipanato la matassa di un iter burocratico che era rimasto aggrovigliato per ben dodici anni.

La Struttura diretta da Maurizio Croce, infatti, ha ultimato la gara per la messa in sicurezza di quest’area, con una graduatoria che vede in posizione di vetta la Ilset srl in virtù di un ribasso pari al 30,2 per cento. Qui negli anni si sono verificati non pochi episodi di caduta massi, che hanno lambito le case e i manufatti presenti ai piedi della parete. Da un punto di vista tecnico, le soluzioni individuate consistono nella raschiatura e pulizia delle fessure sulla roccia e nel riempimento con malta cementizia sino a completa sigillatura. In seconda battuta verranno asportati i massi in equilibrio precario. Infine, si procederà con sistemi di chiodatura e tiranti attivi, oltre a una serie di reti e di funi paramassi.