• Dissesto idrogeologico a Petralia Soprana
  • In gara i lavori per la messa in sicurezza del versante sud-ovest del centro abitato
  • Per partecipare al bando c’è tempo sino al 13 settembre
  • L’appalto ha un importo di oltre un milione di euro

La tabella di marcia è stata pienamente rispettata, nei tempi e nelle procedure: a Petralia Soprana, nel Palermitano, per la messa in sicurezza del versante sud-ovest del centro abitato, in un primo momento è stata aggiudicata la progettazione esecutiva e ora si mettono in gara i lavori.

I lavori attesi da oltre 20 anni

La Struttura contro il dissesto idrogeologico, che ha al suo vertice il governatore Nello Musumeci, interrompe in questo modo un’attesa ultraventennale, con una vera inversione di rotta.

L’appalto per oltre un milione di euro

Ora c’è tempo sino al prossimo tredici settembre per partecipare al bando, per un appalto che ha un importo complessivo di oltre un milione di euro, come indicato dagli Uffici diretti da Maurizio Croce.

Una buona notizia per i residenti del quartiere Loreto

Può quindi partire il countdown e il traguardo della piena e sicura fruibilità di questa importante area del paese, adesso, si può agevolmente intravedere. E’ una buona notizia per i residenti del quartiere Loreto, che sovrasta il luogo dell’intervento, in un sito con classificazione di rischio elevata e nel quale si sono registrate frane e smottamenti che, tra le altre cose, hanno causato la rottura della condotta fognaria principale e lesioni in diverse abitazioni.

Gli interventi previsti

La zona interessata si estende sino a quella che confina con il viadotto della panoramica Madonnuzza, rimasto incompiuto. Da un punto di vista operativo, prima della collocazione della rete paramassi si provvederà alla pulizia, nonché alla sistemazione e al rimodellamento del versante roccioso: in fase di analisi geomeccanica sono stati infatti riscontrati alcuni blocchi lapidei di notevoli dimensioni. Proprio per questo si rende necessario il disgaggio e la pulizia della parete. In un secondo passaggio, per evitare che le acque di scolo sulla parete provochino uno scalzamento, la base del costone verrà opportunamente stabilizzata con l’applicazione di chiodature di ancoraggio e pannelli di rete in fune. L’ipotesi progettuale è all’insegna della valorizzazione dei sistemi naturali attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie che hanno un bassissimo impatto ambientale e che consentono un efficace recupero paesaggistico.

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