l'operazione dei carabinieri di genova coinvolge anche la sicilia

Documenti falsi e immigrati ‘truccati’ per ingannare i controlli, 8 arresti e 49 indagati

Immigrati clandestini ‘truccati’ perché i loro volti corrispondessero a quelli sulle carte d’identità, albergatori compiacenti che li ospitavano: la banda che organizzava il traffico di immigrati clandestini in viaggio verso Svizzera e Regno Unito passando per l’Albania si era organizzata come una vera e propria agenzia di viaggio ma i carabinieri della Compagnia Centro di Genova, guidati dal comandante Michele Zitiello, sono riusciti a scoprirla e a smantellarla.

Quarantanove gli indagati tra cui due dipendenti della Città metropolitana di Palermo che fornivano timbro a secco e carte di identità in bianco per creare i falsi documenti.

L’inchiesta è partita da una rapina in una sala scommesse di Genova, fruttata 12 mila euro, organizzata secondo gli investigatori con la complicità della cassiera.

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In manette sono finiti Eduart Theodhori, albanese di 39 anni, e Azen Shehaj (41) ritenuti i capi della banda. Giuseppina Lanzo, genovese di 44 anni, Arjana Metaliaj, albanese di 38 anni.

Arrestati anche altri due siciliani, Alessandro e Gaetano Girgenti, di 51 e 36 anni. Ai domiciliari sono finiti Pamela Perotto Ghia, 46 anni, e Can Lika, 56 anni.

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Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dalla Dda di Genova, ogni migrante pagava 12 mila euro. Dall’Albania arrivavano a Genova o a Palermo dove venivano truccati e ospitati in B&b. Poi in macchina passavano il confine.

I carabinieri, in cinque mesi hanno accertato il passaggio di almeno 30 persone per un totale di 360 mila euro.

I due palermitani arrestati producevano i documenti e venivano stipendiati circa 4 mila euro al mese.

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