Donna è Bellezza. Questo l’argomento affrontato, che ha permesso di guardare un po più da vicino le bellezze del mondo femminile.

Hanno preso parte alla trasmissione Salvo Lo Coco (air stylist) per i suoi dettagli sul mondo delle pettinature, Monica Maniscalco (make up artist) con i piccoli segreti del trucco, Roberta Minisola (medico) per le sue denunce sullo stato dei medici di famiglia e le aggressioni nei luoghi di lavoro, Simona D’Angelo (regista) con il suo impegno per la crescita sociale dei bambini attraverso le espressioni teatrali, ma anche il suo impegno con produzioni cinematografiche che raccontano il disagio sociale.

Ancora, le due miss presenti, giovanissime, preparate e motivate, Chiara Intravaia e Martina Basilio. Per la loro presenza un grazie a Luca Rasa (Fashion Models).

Infine, i dettagliati e arguti interventi del giornalista Ignazio Marchese. Il tutto condito dalla conduzione di Claudio Di Gesù.

Aristotele ha detto la bellezza è la migliore lettera di raccomandazione. Oggi nelle società più dell’apparire che dell’essere questa frase ha un valore sociale. L’estetica ha nella nostra vita un ruolo fondamentale.

La bellezza, infatti, oltre ad avere il suo effetto più evidente nell’attrazione interpersonale, contribuisce ad influenzare il nostro giudizio sugli altri a livello inconsapevole.

Un pregiudizio dal momento che un bambino attraente può essere giudicato più intelligente di un bambino meno attraente.

La bellezza è dunque alla base di molte scelte quotidiane, poiché contribuisce ad influenzare il nostro comportamento e le nostre decisioni più di quanto possiamo immaginare.

Alle persone belle, di solito, vengono attribuite caratteristiche positive (bontà, onestà, socialità, laboriosità) che sono del tutto indipendenti dalla bellezza.

Ci sono ricerche dove si è arrivato a concludere che le persone attraenti soffrono meno di solitudine e di ansia sociale.

Le persone belle, inoltre, sono generalmente considerate più intelligenti, guadagnano di più, ricevono facilmente l’aiuto degli altri, sono perfino giudicate meno responsabili in caso di reato ed hanno maggiore autostima che le porta ad essere più estroverse e ad avere relazioni interpersonali più proficue.

Quindi, nella maggior parte dei casi, il nostro modo di rapportarci agli altri dipende sia da aspetti esteriori sia dal comportamento non verbale. Questo comporta dei seri problemi.

Il giudizio dei giovanissimi sul proprio corpo tende a deteriorarsi con l’ingresso nella fase adolescenziale, dal momento che solo il 20% degli adolescenti è soddisfatto del proprio aspetto fisico.

Il disagio sociale e la bassa autostima, frutto di una percezione negativa del proprio aspetto fisico, compromettono poi la qualità della vita delle persone nei diversi ambiti e, di conseguenza, il loro benessere psicofisico.

In questi ultimi decenni anche molti giovanissimi ricorrono ai bisturi pur di mutare il loro fisico.

Alla base della decisione di sottoporsi ad interventi dolorosi e costosi c’è l’idea che passa tutto dalla bellezza fisica.

Avere un bell’aspetto fa ricevere gentilezze, attenzioni, favoritismi nella vita quotidiana.

Siccome la vita non è semplice e l’uomo è complesso ci sono problemi anche per i belli.

Chi ha un bell’aspetto è soggetto ad ansia dovuta all’impegno profuso per mantenere tale bellezza e per non deludere le aspettative altrui.

E qui entra in gioco un mercato florido che riguarda sia uomini e donne: il trucco. Il make up.

Si è sempre detto che la bellezza stia nella semplicità di una donna, che la donna acqua e sapone sia la più apprezzata.

Una frase falsa oggi.  Tanto che lo sanno bene le donne. Se esci o ti presenti non truccata scatta subito la domanda. Ma stai male? E’ successo qualcosa? Ormai il trucco aiuta parecchio. Peccato anche in questo settore si nascondano pericoli anche seri.

La donna media, nel corso della sua vita, applica circa 9 chili di rossetto e di questi il 30 % finisce nello stomaco.

Tante clienti usano solo marche famose considerandole le più sicure, in realtà sostanze tossiche possono trovarsi anche quando si paga caro il rossetto.

Questo non vuol dire che la donna non deve più usare il rossetto ma vuol dire che deve fare molta attenzione a cosa usa se ci tiene alla salute.

Nei rossetti si possono trovare metalli, coloranti artificiali, derivati del petrolio e pesticidi. Un altro componente che spesso è nascosto sotto altri nomi, sono i parabeni che sono dei conservanti utilizzati nei cosmetici.

C’è un gran dibattito che queste sostanze provocano l’insorgere del cancro. Tanto che alcuni paesi come la Francia e la Danimarca ne hanno limitato l’uso.

E’ incredibile però a dispetto della salute i cosmetici pieni di siliconi o parabeni vengano promossi come i più desiderati dal momento che hanno una durata notevole. Anche in questo caso bisogna avere occhi aperti e leggere sempre la lista degli ingredienti.

Fare particolare attenzione alle formulazioni di prodotti destinati a rimanere in contatto con la pelle (come creme, burri cacao, deodoranti ecc);

Soprattutto se si fa largo uso di cosmetici (in media se utilizzano 15 al giorno!) evitare gli ingredienti riconosciuti come potenziali interferenti endocrini perché sono sostanze con cui entriamo in contatto anche e soprattutto tramite altre fonti (ambiente, beni di consumo..);

Non farsi ammaliare dal marketing e dagli slogan: prezzo elevato, vendita in farmacia e claim di sicurezza (“dermatologicamente testato”, “ipoallergenico”) non garantiscono una maggiore cura delle formulazioni.

Fare molta attenzione che nel mercato ci sono prodotti contraffatti. Lo scorso anno la Guardia di Finanza ha sequestro centinaia di migliaia di prodotti falsi al porto di Palermo.

I finanzieri del Gruppo di Palermo hanno sequestrato circa 6.000 cofanetti di fondotinta con il noto marchio “Deborah”. “palesemente contraffatto e sprovvisti, nell’etichettatura, delle indicazioni previste in materia di sicurezza dei cosmetici”.

I baschi verdi hanno scoperto un canale commerciale di cosmetici contraffatti tra Bergamo e Canicattì (Agrigento). Nella provincia lombarda c’era un’industria che produceva prodotti illeciti in Sicilia.

I finanzieri hanno scoperto che questa azienda ha portato in Sicilia dal 2016, 180.000 pezzi contraffatti.

Prodotti con indicazioni false e non veritiere e le violazioni al sistema comunitario che regola ed impedisce la produzione, la distribuzione e la diffusioni di prodotti cosmetici dannosi per la salute dell’uomo.

Quindi uomini e donne occhi aperti anche sono solo a cosa si acquista ma anche dove si compra. Bellezza e salute devono andare a braccetto. I greci dicevano che quello che è bello è anche buono. Quando ci sono mascalzoni questo non è sempre vero.

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