Punta anche all’affermazione dei diritti delle donne la “Carta dei diritti universali” che la Cgil ha elaborato con l’obiettivo di giungere, attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, a un Nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori.

La carta è stata presentata questa ,mattina a Palermo nel corso di un evento su l’impegno delle donne per l’affermazione della legalità tenuto nella sede della Cgil regionale.

L’incontro, presieduto dalla segretaria Cgil Mimma Argurio, ha visto anche la partecipazione della Presidente della commissione nazionale antimafia Rosy Bindi e della segretaria confederale nazionale Cgil, Gianna Fracassi.

Partendo dalla situazione del mondo del lavoro femminile nell’isola e dai tanti emblemi dei diritti ancora oggi negati alle donne si è approdato ai temi della legalità nel lavoro, della lotta contro la mafia e del ruolo che stanno svolgendo le donne in questi due ambiti. Il programma prevede la relazione di Elvira Morana, responsabile delle politiche di genere del sindacato e gli interventi di Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil, e del segretario generale siciliano Michele Pagliaro.

Il filo che lega ieri e oggi nel percorso per la conquista di diritti e legalità sarà ricostruito dalla voce di donne che sono state e sono protagoniste nel sindacato di queste battaglie. Rilevanti gli interventi di Antonella Azoti, figlia di Nicolò il segretario della Camera del lavoro di Baucina ucciso dalla mafia nel 1946; Rosalba Vella, Rsu di Almaviva, una delle vertenze più calde del momento; Bernardette Di Giacono, della Flai di Vittoria che ha raccontato l’esperienza della lotta al caporalato e contro lo sfruttamento nelle campagne; Floriana Solaro, praticante con partita Iva in uno studio legale. Infine le conclusioni di Gianna Fracassi.