Polizia municipale, carabinieri e personale della Rap stanno ripulendo la zona della Kalsa a Palermo dove alcuni senza casa hanno realizzato alcune baracche. Nella piazza storica di Palermo adagiate sul muro che porta al palazzo Forcella De Seta e sotto la porta dei Greci, uno degli ingressi storici del capoluogo siciliano sono state realizzate costruzioni fatiscenti dove trovano riparo ormai da mesi diversi senza casa. Giacigli di fortuna sotto una delle porte dei bastioni del capoluogo.

Tende e capanne sono in tutta la piazza anche sotto gli alberi. Questa mattina è stata organizzata una seconda azione di bonifica della piazza. La segnalazione era arrivata da diversi residenti che lamentavano il profondo stato di degrado di una zona di Palermo dall’alto pregio storico che andrebbe valorizzata e non abbandonata come negli ultimi mesi. Questa mattina sono stati portati via suppellettili, travi, assi di legno con cui erano state realizzate le costruzioni fatiscenti.

Le proteste dei residenti raccolte da Blog Sicilia

“Sembra che nessuno vede niente – dice un residente – Qui vengono tanti turisti e ammirano la bellezza del palazzo e lo sconcio della baraccopoli. Alcune volte sono intervenuti per ripulire. Ma poco dopo torna tutto come prima. La nostra non è un’azione contro chi vive in questo modo. Ma non si può trasformare una delle più belle piazza di Palermo in questo sconcio. Una piazza della vergogna. Non ne possiamo più”. Non chiedono un intervento di pulizia.

“Questa amministrazione deve farsi carico anche di queste persone – aggiunge un altro residente della zona – Deve trovare una soluzione affinché nessuno possa cercare riparo in questo modo. E’ una vergogna pubblica. In tanti passano e nessuno fa qualcosa per togliere questo sconcio”.

I residenti non ne possono più

E’ aggiunge un altro residente. “Si ha vera e propria paura ad attraversare questa porta per la presenza al suo interno, in entrambi i lati, di giacigli di fortuna realizzati con vecchi materassi e vecchie e sporche coperte. Questi giacigli sono utilizzati da immigrati e senza dimora che di quella porta storica ne fanno, ormai, abitazione in pianta stabile impedendone la fruizione a cittadini e turisti di passaggio.

Poi, nei pressi della porta, nella Piazza Kalsa, si trovano ricoveri realizzati con materiali di scarto (cellophane, pezzi di legno, tubi, vecchi mobili) che deturpano indubbiamente il luogo. Addirittura, in uno di questi ricoveri di fortuna, si può notare un tubo di scarico che fuoriesce e che, sicuramente, fa defluire fuori i rifiuti organici umani scaricandoli nell’aiuola”.

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