Dopo un lungo dibattito fra le varie anime del Pd tenuto a suon di interviste su BlogSicilia, all’avvio del confronto interno e non più sui giornali scoppia una vera e propria guerra nel Partito Democratico di Palermo sul percorso per la successione a Leoluca Orlando.

Il segretario Filoramo candidato sindaco?

Mentre il segretario Rosario Filoramo mette in campo anche il proprio nome fra i possibili candidati a sindaco dieci componenti della segreteria provinciale considerano i passaggi consumati come una vera e propria autocandidatura, lo contestano e si dimettono

Si dimettono anche i due vice segretari

“L’autoreferenzialità con cui il segretario provinciale del Pd di Palermo ha proposto la sua personale candidatura a Sindaco di Palermo senza confrontarsi con nessuno ci lascia a dir poco esterrefatti. Mosse insensate e azzardate come questa costituiscono un punto di non ritorno per chi, come noi, per mesi ha chiesto al segretario provinciale di fare lo sforzo di comprendere la reale portata della sfida che si cela dietro le prossime amministrative e di procedere attraverso scelte costantemente condivise con la segreteria regionale e nazionale” con questa dura presa di posizione, i componenti della segreteria provinciale di Palermo, tra i quali i due vicesegretari Giuliana Milone e Mario Meli, comunicano alla stampa le loro dimissioni dalle d’esecutivo dem all’indomani delle dichiarazioni con cui il segretario Rosario Filoramo ha annunciato la sua candidatura alla carica di Sindaco della Città di Palermo.

Preoccupazione e richiesta di commissariamento

Una nota articolata, quella dei dirigenti provinciali dem, dalla quale traspare una certa preoccupazione: “non c’è stato giorno nel quale non abbiamo ripetuto a Filoramo che tra i precisi doveri di un Segretario di un Partito importante come il nostro c’è quello di non azzardare mosse che possano fare apparire il proprio partito proteso ad un isolamento identitario non adeguato ai tempi e alle sfide elettorali che ci aspettano. Così come non abbiamo perso occasione per provare a fare comprendere a Filoramo che il compito principale del PD di Palermo dovrebbe essere quello di farsi promotore e garante di una coalizione quanto più grande possibile, capace di isolare le forze politiche conservatrici e sovraniste. Un PD, insomma, che fosse consapevole della propria centralità e della responsabilità che da tale centralità incombe su chi ha l’obbligo di costruire e governare una alleanza cittadina in proiezione regionale e nazionale.

Le diverse e schizofreniche posizioni politiche assunte nel tempo da Filoramo e, non ultimo, la sua ‘auto candidatura possibile’ alla carica di Sindaco, ci portano a dire che questo Segretario non è adeguato al ruolo che ricopre e che per noi è stato superato il punto di non ritorno.

Stante la gravità della situazione che si è determinata” – continua la nota – non possiamo non prendere le distanze da decisioni che ridicolizzano e danneggiano il PD, non solo palermitano e per questo” conclude – “siamo costretti a formalizzare le nostre dimissioni e a chiedere alla segreteria regionale di farsi carico, con urgenza, della situazione palermitana prima che sia troppo tardi”.

I dimissionari

Il documento che segna la frattura è firmato da Giuliana Milone, Mario Meli, Leandro Spera, Chiara Puccio, Francesca Macaluso, Elvira Martino, Sonia Petralia, Gioacchino Lo Giudice, Gianluca Cirafici, Roberta Oliva

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