La situazione si è aggravata a tal punto che il giovane era in asfissia.Una situazione che si verifica in modo molto raro. Ancora si sta cercando di comprendere cosa abbia provocato questo repentino peggioramento delle condizioni.

Il medico di turno al pronto soccorso Emanuele La Spada ha chiesto l’intervento del rianimatore Stefano Bellanca. La situazione per il giovane era drammatica

“Mi sono trovato di fronte il paziente in asfissia con totale occlusione delle vie aeree superiori da una probabile faringo-tonsillite gravissima – dice il medico rianimatore – Nell’impossibilità di ossigenare il paziente con qualunque mezzo, sono stato costretto a praticare una tracheotomia d’emergenza, con cui sono riuscito a stabilizzare il giovane e salvargli la vita”.

Viste le condizioni non è stato necessario sedarlo per eseguire l’intervento. Il paziente non era più cosciente. “Il ragazzo è stato poi trasportato, con l’ausilio dei colleghi rianimatori Alessandro Torcivia e Roberto Trupia, alla Rianomazione del Cervello – continua Bellanca – La tracheotomia in emergenza è una manovra a cui si ricorre raramente, nei rarissimi casi in cui un paziente non riesca nè a ventilare con maschera facciale nè ad intubare in maniera tradizionale dalla bocca”.

Il paziente dell’Ingrassia è stato portato al Cervello e  poi all’ospedale Villa Sofia dove è stato tracheostomizzato dai medici otorini e adesso  è ricoverato a rianimazione sempre  Villa Sofia.