Un incendio questa notte in via XX Settembre a Palermo ha distrutto due auto parcheggiate nei pressi dell’incrocio con via Trapani.
Le fiamme hanno avvolto una Mercedes e una Lancia Y. Sono intervenuti i vigili del fuoco che dopo aver spento le fiamme stanno eseguendo le verifiche per accertare la natura del rogo.
Indagini in corso della polizia.
Gli agenti stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza per accertare cosa sia successo.
Proprio oggi i carabinieri hanno risolto il giallo del rogo ad un sindaco nel trapanese.
Avrebbe dato fuoco all’auto del sindaco di Gibellina (Tp) per “punirlo” di non essere riuscito a fargli ottenere una casa popolare.
Antonino Bivona, 42 anni, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Castelvetrano, al termine di un’indagine diretta dalla Procura di Sciacca.
Sarebbe lui l’autore dell’incendio doloso che il 4 aprile scorso aveva distrutto la Nissan Qashqai del sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, parcheggiata nel cortile interno della sua abitazione. Le fiamme avevano danneggiato anche l’auto della moglie di Sutera.
Grazie alle indagini svolte dall’Arma è stato possibile, secondo gli investigatori, ricostruire gli accadimenti della nottata: i militari acquisivano e visionavano gran parte delle telecamere di videosorveglianza presenti in paese, riuscendo a capire che l’incendio era stato appiccato intorno alle ore 03:00; compatibilmente con tale orario potevano vedere l’autovettura del Bivona che, a fari spenti, si muoveva in circostanze di luogo e di tempo compatibili con l’azione incendiaria.
Di lì venivano avviate delle indagini serrate, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sciacca,consistite in una serie di escussioni di persone informate sui fatti e di attività tecniche di intercettazione, che confermavano l’ipotesi investigativa e davano la possibilità ai militari di acquisire sufficienti elementi a carico dell’indagato. Secondo la ricostruzione Bivona si era recato, a tarda notte e noncurante delle disposizioni di contenimento al virus Covid19, presso l’abitazione del sindaco Sutera, commettendo l’incendio per un preciso movente.
Secondo l’accusa le indagini avrebbero documentato anche il movente che viene fatto risalire alla mancata assegnazione di un alloggio popolare, richiesto più volte dall’indagato al sindaco Sutera, diniego che l’indagato imputava personalmente al primo cittadino.
All’origine del gesto, dunque, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ci sarebbe proprio il fatto che Bivona avrebbe ritenuto il sindaco responsabile della mancata attribuzione dell’alloggio popolare. L’indagato, subito dopo l’arresto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Sciacca.
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