Una due giorni di full immersion di percorsi formativi relativi alla prevenzione.

Si svolgerà fino alle 16 di oggi, lunedì 29, e dalle 9 alle 16 di domani, martedì 30 maggio, un corso sulla “Sindrome Metabolica”. Per quanto riguarda la parte teorica, gli incontri si svolgeranno nelle aule di formazione dell’Ospedale Civico di Palermo, mentre la parte pratica nelle cucine della mensa gestita dalla Cot Ristorazione.

A curare la sua realizzazione è la dottoressa Nicoletta Salviato, dal 2010 direttore dell’Unità operativa di Educazione e Promozione della Salute dell’A.R.N.A.S. Civico Palermo, che ha voluto dedicare l’iniziativa al personale interno del nosocomio palermitano, per dare modo alle circa 30 persone che vi prenderanno parte di riflettere su cosa vuol dire fare promozione della salute rivolgendosi alla collettività, veicolando allo stesso tempo un messaggio che possa passare ai pazienti di cui si occupano solitamente.

Un obiettivo che si potrà realizzare affrontando in aula il tema della sindrome matabolica e dei fattori di rischio, ma dando allo stesso tempo vita a laboratori del gusto con la partecipazione di cuochi stellati che insegneranno a preparare ricette salutari, grazie alle quali leccarsi anche i baffi.

“È un corso solo per dipendenti dell’ospedale – spiega la dott.ssa Salviato – che può, però, essere esportato in ogni ambiente e rivolto a qualunque tipo di utenza. Il nostro obiettivo è lavorare sulla persona con uno sguardo più aperto e attento alla società. È un percorso formativo diverso dai soliti perché per nulla frontale, ma assolutamente dinamico. Tutto questo si sta realizzando grazie alla COT Ristorazione che metterà a disposizione le sue cucine. Devo, infatti, dire grazie al presidente, il dott. Emanuele Ribaudo, che ha subito sposato il progetto, al preside dell’IPSSAR PIAZZA, Gaspare Marano, con cui c’è in atto un protocollo d’intesa, ai cuochi della COT e del Civico insieme, a Pietro Pupillo della Scuola Alberghiera, a un maestro della Pasticceria come Salvatore Cappello. Grazie a tutti loro, si è creata quella sinergia che sta rendendo realtà un sogno”.

A dare il proprio contributo saranno numerosi professionisti, tra cui una nutrizionista gastroenterologa e una psicologa che gestirà le dinamiche relazionali connesse ai disturbi alimentari. Il tutto anche nell’ottica di uno studio pilota che sta per partire e di cui sentiremo parlare molto presto.