Duomo di Cefalù, mancano due giorni al primo anniversario dell’iscrizione del percorso arabo normanno di Cefalù, Palermo e Monreale tra i beni Unesco.
Un riconoscimento di certo gratificante, ma le brutte sorprese non mancano. Anche per i beni patrimonio dell’umanità sono infatti tempi difficili.
Più di cento tasselli dorati si sono staccati dal mosaico sottostante il famoso cristo Pantocratore del duomo di Cefalù, la splendida cittadina normanna visitata ogni giorno da migliaia di turisti.
Il parroco, monsignor Cosimo Leone non una mezzi termini: “Non abbiamo risorse per poter intervenire, bisogna fare qualcosa”.
Il religioso ha scritto alla Soprintendenza, alla Diocesi, alla fondazione Unesco. Eppure, lo staccamento dei tasselli forse poteva essere evitato. Il 9 luglio scorso, infatti, durante un matrimonio, in un’ora e mezza, erano già caduti, in diverse riprese, alcuni pezzi del mosaico.
Ma i beni Unesco, in quanto patrimonio dell’Umanità e quindi da tutelare, non dovrebbero essere salvaguardati? Perché dopo la caduta dei primi tasselli nessuno è intervenuto? E l’Unesco in che misura si occupa di questi beni? L’ambita iscrizione alla lista, è una pura formalità o davvero questi beni vengono salvaguardati?
Risposte alle quali si attende una risposta ed un immediato intervento. Intanto la cittadina di Cefalù si sente ferita, come il suo simbolo più bello che rischia di sgretolarsi.
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