Con l’operazione “Green Finger”, gli agenti della Squadra Mobile palermitana, diretta da Rodolfo Ruperti, su delega della Dda, sta eseguendo, 20 misure cautelari nei confronti di altrettanti malviventi responsabili a vario titolo del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico, anche internazionale, di stupefacenti, che avevano attivato un grosso giro di droga, dove la piazza palermitana era snodo fondamentale, nel passaggio dall’ingrosso” al dettaglio dello stupefacente.

Le indagini iniziate nel 2015, hanno puntato proprio sui “grossisti” dello stupefacente. Nel corso di questa opeazione sono state smantellate due organizzazioni criminali, indipendenti ed estranee l’una all’altra, “specializzate” rispettivamente nel procurare grossi carichi di cocaina ed hashish.

Nel primo caso, sono state registrate le rotte, i collegamenti ed i rapporti intrattenuti tra i componenti dell’associazione a delinquere con soggetti della malavita anche internazionale che dall’Argentina, dopo tappe intermedie europee, avrebbero fatto giungere proprio a Palermo grossi quantitativi di cocaina.

Nel secondo caso, i rilevanti carichi di hashish giunti nel capoluogo sarebbero stati, addirittura, distribuiti in altre province e la piazza palermitana avrebbe assunto un ruolo di “raccolta regionale ed interprovinciale” della droga, nonché centro di smistamento.

L’hashish, spesso proveniente da grossi fornitori localizzati in Marocco, sarebbe rimasto in “stoccaggio” nei magazzini del nord-Italia fin quando non fosse stato acquistato dai palermitani e solo allora sarebbe stato fatto viaggiare alle volte del capoluogo.

E’ significativa sulla portata del giro di droga smantellato, il quantitativo di hashish monitorato in entrata nel capoluogo, stimato in oltre 1000 chilogrammi, 700 dei quali sono stati sequestrati in più tranche dalla Polizia di Stato con il relativo arresto dei corrieri.

Notevoli anche, in corso d’indagine, i sequestri di coltivazioni di cannabis effettuati dalla Squadra Mobile nel palermitano.

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