Sfrecciano su strada e in zone pedonali e il più delle volte sono modificati per essere maggiormente prestanti, somigliando quindi a mini scooter. La questione sui velocipedi è sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine: già nelle scorse ore, a Palermo, sono stati sequestrati 10 mezzi dai carabinieri del comando provinciale. A farne uso sono spesso i giovanissimi che, raggiungendo fino ai 40km/h e senza alcun sistema identificativo (targa, assicurazione, omologazione), invadono le strade seminando il panico tra automobilisti e pedoni.

Un fenomeno in crescita

Si presentano come biciclette a pedalata assistita ma con poche modifiche raggiungono velocità elevate. Un fenomeno in crescita, facilmente osservabile lungo le strade del capoluogo, che ad oggi mette a rischio la sicurezza di tutti. Il problema è stato sollevato da diverse parti istituzionali che già da tempo avevano sottolineato la necessità di interventi urgenti: “Il problema non è soltanto legato alla sicurezza stradale, ma alla sicurezza urbana e sociale nel suo complesso – dice Tiziana D’Alessandro, consigliere comunale Fratelli d’Italia – già mesi fa ho sollevato pubblicamente il problema, inviando una nota formale al comandante della polizia municipale, chiedendo con fermezza un’intensificazione dei controlli nelle zone più sensibili, come via Maqueda e via Vittorio Emanuele, proprio per arginare un fenomeno che mette a rischio, ogni giorno, la sicurezza di pedoni, famiglie, bambini e ciclisti”.

Ciò che ad oggi viene richiesto è un intervento coordinato e duraturo: “La portata crescente del fenomeno richiede un cambio di passo – sottolinea – non possiamo più permettere che le nostre strade diventino teatro di comportamenti fuori controllo, spesso in aperto contrasto con le regole del codice della strada e del vivere civile. Serve rigore. Serve responsabilità condivisa. Serve un intervento strutturato, continuo e immediato da parte di tutte le istituzioni coinvolte”.

Guerra agli scooter elettrici anche a Catania

Continuano i controlli della polizia di Stato nel centro storico di Catania. Nei giorni scorsi è stata avviata un’attività mirata all’interno delle aree pedonali: in piazza Università sono stati fermati diversi conducenti di biciclette a pedalata assistita. In cinque casi, i mezzi sono risultati alterati nelle loro caratteristiche tecniche. Le modifiche avevano aumentato la potenza dei motori elettrici, consentendo di raggiungere velocità fino a 50 km/h, ben oltre i limiti consentiti per questa categoria di veicoli.

Per tali violazioni, la polizia ha sequestrato cinque biciclette elettriche ed i proprietari sono stati sanzionati per guida senza casco, assenza di assicurazione obbligatoria e guida senza patente. Secondo gli agenti, le modifiche non solo rendono i mezzi illegali, ma li trasformano di fatto in ciclomotori, spesso privi di adeguati sistemi di frenata, con seri rischi per la sicurezza sia dei conducenti che dei pedoni.