Dopo una lunga malattia, si è spento nella sua casa ad Angoulème, in Francia, dove da molti anni viveva con la sua famiglia, Franco Paparatti: ne dà notizia la famiglia che lo ha assistito fino alla fine. La Cia Sicilia Occidentale esprime il suo cordoglio alla famiglia di quello che fu tra i fondatori dell’Alleanza Contadina, dalla quale nacque poi la Confederazione italiana agricoltori.

Franco Paparatti è arrivato a Partinico per collaborare con il Centro Studi e Iniziative di Danilo dolci nel settembre del 1969 e, anche nella sua qualità di agronomo, darà un forte impulso a tutta l’attività del Centro studi iniziative in particolare nel settore agricolo. Erano gli anni in cui furono ultimati i lavori della diga sullo Jato, la cui costruzione fu il frutto di tanti digiuni e lotte che sfociarono nella manifestazione popolare del 15 settembre 1962, a Partinico, che sbloccò in pochi giorni il finanziamento per la costruzione della diga, dando inizio ai lavori di costruzione il 27 febbraio 1963.

L’arrivo di Franco Paparatti a Partinico ha anche rappresentato una svolta sia nel costituendo “Consorzio Irriguo Jato” sia nella fondazione dell’Alleanza Coltivatori Siciliani a Partinico. Grazie al suo impegno costante e disinteressato, alla sua incondizionata abnegazione in favore del mondo contadino ed in particolare dei ceti più fragili e indifesi, si è costituito il consorzio, unico caso di acque pubbliche affidate alla gestione di una cooperativa. Questo è stato possibile soprattutto perché, grazie al suo impegno, per la prima volta nasceva a Partinico una delle più forti strutture dell’Alleanza Coltivatori Siciliani di tutta la regione. Infatti una robusta presenza dell’Alleanza rappresentò un punto di riferimento del mondo contadino del territorio e contribuì allo sviluppo delle lotte del nostro territorio. La sua disponibilità, il suo impegno, il suo carattere di persona mite, hanno fatto di Franco un punto di riferimento di tutto mondo agricolo, per il Centro Studi e iniziative e per tutta la sinistra sociale e politica.

Con Franco Paparatti scompare una delle più limpide figure della storia del mondo contadino del nostro territorio.